Da venerdì
27 novembre, dalle 14.00, si parte con la nuova edizione di
Filmmaker Festival 2020, interamente disponibile in streaming su
Mymovies.it fino a domenica
6 dicembre.
Anche quest'anno tanti titoli tra anteprime mondiali e italiane, nelle diverse sezioni, dal Concorso Internazionale e Prospettive al Fuori Concorso, dal Fuori Formato a Filmmaker Moderns fino alle novità Corrispondenze e Teatro sconfinato.
FILM DI APERTURA / IL CONCORSO INTERNAZIONALE E PROSPETTIVE
Si inaugura con Guerra e pace di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, una riflessione sulle immagini che prova a ricomporre i frammenti della memoria visiva dai primi del Novecento a oggi.
Nell'anno della grande pandemia globale, il Concorso internazionale vuole essere una mappa del tempo presente.
Il fluviale
El año del descubrimiento di
Luis López Carrasco e
IMPA – La città di
Diego Scarponi portano avanti un discorso sulla democrazia e la riappropriazione degli spazi e della memoria, tra le chiacchiere in un bar di Cartagena nel 1992 e una fabbrica recuperata a Buenos Aires.
Torna
Lech Kowalski con il suo nuovo film
C'est Paris aussi, una rielaborazione documentaria di
Un americano a Parigi oggi, sui passi del nativo americano Ken Metoxen.
Purple Sea di
Amel Alzakout e
Khaled Abdulwahed racconta in prima persona, quella dell'autrice, un naufragio nel Mediterraneo. Le immagni di una telecamera di sorveglianza sono il punto di partenza per
Kamal Aljafari in
An Unusual Summer, storia di un quartiere arabo in territorio israeliano e dell'infanzia del regista.
Clarissa Thieme in
What Remains / Re-visited torna in Bosnia Erzegovina dove dieci anni prima aveva girato il suo corto,
What Remains: il suo viaggio diviene il racconto della memoria di un Paese.
Nella storia di Sasha, otto anni, protagonista di
Petite fille,
Sébastien Lifshitz interroga le questioni di gender e dà voce al senso di essere se stessi. Una sfida è anche quella di
Makongo, esordio di
Elvis Sabin Ngaïbino che, tra i pigmei Aka della Repubblica Centrafricana, segue la battaglia di due ragazzi per il diritto all'educazione.
Con
Ziyara di
Simone Bitton arriviamo in Marocco, e scopriamo insieme alla regista le tracce di un Medio Oriente multiculturale sommerso dalle migrazioni e dalla Storia.
Storia famigliare mediata dalla macchina da presa è quella che racconta
Petit Samedi della belga
Paloma Sermon Daï. Una madre, un figlio, la sua dipendenza, davanti allo sguardo della regista, che è anche la sorella.
Prospettive, il concorso dedicato agli autori italiani under35, unisce generi e formati diversi.
Dal Covid e la pandemia, che hanno portato molti registi a seguire un percorso quasi obbligato. Chiusi in casa, la sola possibilità era rivolgere lo sguardo verso l’esterno, verso le nostre finestre. Al recupero della memoria e del proprio “io”, passando per altri temi cruciali della nostra società come lo sfruttamento e la marginalità.
Tantissimi gli autori, scoprili tutti >
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FUORI CONCORSO
Fuori Concorso il nuovo capolavoro di
Frederick Wiseman,
City Hall, una lezione sulla democrazia, con il sindaco Boston. Dall'Oriente il lavoro di un altro maestro,
Jia Zhangke che, in
Swimming Out Till the Sea Turns Blue, ripercorre in diciotto capitoli la storia della Cina.
Viaggio intimo e delicato in Sicilia tra ricordi e amici d'infanzia Fiori, Fiori, Fiori di Luca Guadagnino, che torna a Filmmaker dopo la carta bianca del 2018.
Una doppietta per
Luca Ferri, al festival con l'ultimo capitolo della sua “trilogia dell’appartamento”.
La casa dell'amore ci porta nella casa di Bianca, prostituta transessuale a Milano, tra rituali, ossessioni e i misteri della sua vita.
Sì è invece il titolo di apertura di un nuovo ciclo di cinque film, una lettera a una persona cara, che allude a qualcosa di molto più grande e impronunciabile, affiancata a immagini d’archivio, tra gelatine di frutta e la caccia agli orsi polari.
Due i lavori realizzati all'interno di progetti formativi,
Zona/ di
Andrea Caccia e gli
studenti dell'Istituto Rosa Luxemburg indaga sul ruolo e la percezione della periferia oggi, mentre
Covid Movies, coordinato da
Yuri Ancarani con gli
studenti del triennio di Arti Visive della NABA, reinterpreta l’esperienza del lockdown.
CORRISPONDENZE
Avremmo voluto festeggiare i 40 anni richiamando a Milano vecchi e nuovi amici, ma visto che non è stato possibile, l'unico modo per sentirci vicini è stato creare una rete di
Corrispondenze. Da questa esperienza è nata una nuova sezione, disponibile su
Mymovies.it e libera per tutti, a partire da domani,
mercoledì 25 novembre con
Carlo S. Hintermann e la sua
Lettera a un gatto.
Dei veri e propri piccoli haiku, gesti di cinema: una costellazione per raccontare Filmmaker, da Ben Rivers a Anne Lee Schmitt con Gaia Giani, da Luis Fulvio/Franco Maresco a Monica Stambrini.
FUORI FORMATO
Il cinema sperimentale austriaco è di nuovo protagonista nei Fuori Formato con il lavoro inedito in Italia di
Johannes Gierlinger e
Antoinette Zwirchmayr. L'intento è quello di mettere in dialogo le opere di due filmmaker tanto diversi nei loro rispettivi approcci quanto affini nella ricerca di forme riflessive ed enigmatiche che intrecciano memoria e storia, autobiografia e saggio, allegoria del presente e immaginazione utopica.
FILMMAKER MODERNS
Cinque gli autori di
Moderns:
Francesco Ballo con i suoi esperimenti;
Tekla Taidelli che, in
My Big-Assed Mother, fa “incontrare” Abel Ferrara e Charles Bukowski;
Mauro Santini con un nuovo capitolo delle
passeggiate,
Riccardo Palladino con
Il silenzio del mondo, giocoso esperimento in 16mm;
Daniele Maggioni con
Apocastasi, una storia d'amore, di cambiamenti, e di scelte.
TEATRO SCONFINATO
Oltre Corrispondenze, che vi abbiamo raccontato ieri, un'altra nuova sezione quest'anno, Teatro sconfinato, mette in rilievo una linea di ricerca tra cinema, scena, performance e danza. Tre i titoli, ER di Marco Martinelli, un viaggio in divenire nella storia del Teatro delle Albe, un atto d'amore del regista per la sua attrice Ermanna Montanari, A Time to Mend di Raffaele Rezzonico, una videocreazione coreografica.
E poi ti ricordi che a luglio eravamo a Santarcangelo? È arrivato il momento di farti vedere il frutto d quei giorni, ossia il progetto
Transfert per Kamera, lavoro collettivo - prodotto e realizzato da
Filmmaker con
Santarcangelo Teatro e
Riccione Teatro – in cui cinque giovani documentaristi (
Chiara Caterina,
Giovanna Cicciari,
Riccardo Giacconi,
Enrico Maisto,
Leandro Picarella) si sono misurati con altrettanti spettacoli.
Una piccolissima parte di quel lavoro è anche diventata la nostra sigla 2020 >
qui