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NOVEMBRE 2024
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MY BIG-ASSED MOTHER
prima italiana

Italia, Stati Uniti, 2020
HD, colore, 12'
v.o. Inglese
 
REGIA:
Tekla Taidelli
 
SCENEGGIATURA:
Tekla Taidelli, Angelica Hester, Giulio Franz
 
CON:
Abel Ferrara
Doris Susan Gramovot
lene Kristen
Theodore Bouloukos
Mosaad Hassan Mohamed
 
FOTOGRAFIA:
Frederic Fasano
Aldo Di Berardino
 
SUONO:
Felix Hoo Tiang Ngiap
Daniele Bertinelli
 
MONTAGGIO:
Massimiliano Paolacci
 
PRODUTTORE:
Tekla Taidelli
 
PRODUZIONE:
Tranky Film
 
CONTATTI:
taidelli.tekla@gmail.com

GUARDA IL TRAILER
MY BIG-ASSED MOTHER
“Abel chiude il libro e gli applausi lo sorprendono”. Un'indicazione di regia che Abel Ferrara legge nel finale di My Big-Assed Mother di Tekla Taidelli, “uscendo” dal personaggio che interpreta: Charles Bukowski, di cui quest'anno ricorre il centennale della nascita. My Big-Assed Mother è un suo racconto del 1969, la storia di una notte passata in un appartamento di Los Angeles insieme a due donne: “Erano due brave ragazze, Baby e Tito. Entrambe sembravano sulla sessantina ma erano più vicine ai quarant'anni. Tutto quel vino e le preoccupazioni”. 
In un bar, Ferrara “diventa” Bukowski e fa un reading del suo racconto per una folla di avventori, mentre i personaggi prendono vita nelle immagini del film di Taidelli: un groviglio di corpi in una notte dentro una stanza squallida, fra vino e tentativi di irruzione della polizia – la messa in scena di una corrispondenza “a distanza” fra il lavoro del regista newyorkese e quello dello scrittore: contro i dogmi, anarchici, insofferenti al tentativo di imporre alle loro immagini una finalità prestabilita, alla ricerca dell'umano nei luoghi più inaspettati.
 
Tekla Taidelli (Milano, 1977), regista, autrice e curatrice dopo il diploma in regia alla Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media di Milano, realizza nel 2000 Sbokki di vita, Noise P-Rat in Act prodotti da Filmmaker. Nel 2004 autoproduce il suo primo lungometraggio, Fuori vena. Nel 2008 realizza i corti La legge è uguale per tutti e 5 euro. Dell'anno successivo sono i primi tre episodi de L’alveare
Il documentario Ciao Silvano! (2011) racconta la storia di Silvano Cavatorta, fondatore di Filmmaker. Nel 2013 fonda la Scuola di Street Cinema. Dal 2011 al 2015 lavora al documentario Bedu vogliamo vivere. Sta scrivendo il libro e la sceneggiatura del suo nuovo lungometraggio: Obrigado Brasil, liberamente ispirato a una sua esperienza nelle carceri brasiliane. Nel 2019 presenta a Filmmaker il suo Amleto realizzato con gli homeless di Milano.
 
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