Una donna ripercorre i momenti salienti della sua vita. Nel diario di un suo ex amante trova questa frase: “È più facile prevedere la fine del mondo che la fine del capitalismo”.
L’antologia che propone quest’anno Filmmaker attraversa supporti e ossessioni visive di Ballo seguendo alcune linee di fuga che fungono da coordinate per entrare nel suo universo cinematografico: la forma dell’immagine, la sintassi filmica, il piano-sequenza, il cameracar, il montaggio concepito come una partitura, l’antinaturalismo, i generi e i loro codici. Una prospettiva, più che una retrospettiva, che grazie a recenti restauri e montaggi realizzati con allievi e collaboratori propone in digitale opere dei primi tempi come Milano dal Duomo (1969) e Situazioni Ventose (1970).
Un uomo con la macchina da presa: i piccoli eventi sulla riva di un fiume increspato dal vento. Il cinema interroga il linguaggio misterioso del mondo.