prima italiana
Spagna, 2019
HD, colore, 210'
v.o. Spagnolo
REGIA:
Luis López Carrasco
SCENEGGIATURA:
Luis López Carrasco
FOTOGRAFIA:
Sara Gallego
SUONO:
Alberto Carlassare
Jorge Alarcón
MONTAGGIO:
Sergio Jiménez Barraquero
PRODUZIONE:
Luis Ferrón
Luis López Carrasco
Pedro Palacios
Daniel M. Caneiro
CONTATTI:
OFF ECAM promocion@ecam.es
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1992, in un bar di Cartagena, centro industriale nel sud della Spagna, le persone discutono di quanto accade nella regione. Sono i giorni delle proteste contro la chiusura delle fabbriche e dei cantieri navali, un disagio fortissimo che culmina, il 3 febbraio, nell'incendio del Parlamento regionale, un atto molto forte, e in netto contrasto con l'immagine di modernità e allegria che il Paese ha cercato di darsi nell'ultimo decennio, dalla fine della dittatura franchista. E che i due appuntamenti chiave di quello stesso anno, le Olimpiadi e l'Expo di Siviglia hanno sottolineato con grande enfasi. Nei discorsi al caffè però i sentimenti sono molto diversi: non c'è trionfalismo ma paura, incertezza, esasperazione, diffidenza, perdita di qualsiasi fiducia verso il futuro. Una ragazza racconta che dorme un'ora a notte, lavora sempre ma guadagna pochissimi soldi e vive nel precariato più assoluto; la notte ha paura di tornare a casa, il suo è un quartiere “a rischio” dove dominano spacciatori e prostituzione, se sei una donna, dice, le macchine si avvicinano, gli uomini pensano di poterti comprare. Altri spiegano di non avere denaro neppure per la spesa, altri ancora hanno perso il lavoro, sanno pure che probabilmente non ne troveranno uno nuovo. Alla politica credono poco, delle istituzioni non si fidano più, troppe promesse vuote: è il '92 o è oggi? A partire dall'evento simbolico dell'attacco al Parlamento, Carrasco costruisce il suo lavoro sulla memoria che diviene la chiave d'accesso per ragionare sul contemporaneo. Usando lo split screen in un'immagine che restituisce l' “aria del tempo” mette in scena una sorta di “agorà”, uno spazio della democrazia nel quale ogni cittadino/personaggio trova la sua voce, e opinioni e generazioni diverse possono coesistere per illuminare da una “distanza” storica il nostro tempo.