La vita quotidiana in un campo di rifugiati siriani nella Valle della Bekaa, in Libano, dove dall'inizio della guerra in Siria hanno cercato riparo almeno un milione e mezzo di persone.
Felix Kubin suona sin da quando è bambino, da adolescente ha messo insieme un gruppo: minimal wave, post-punk, avanguardia elettronica in breve tempo diventa uno dei protagonisti della scena musicale sperimentale passando dall'underground agli allestimenti di opere noise contemporanee. Questo di Marie Losier non è solo il ritratto dell'artista tedesco (nato a Amburgo nel 1969), ma il diario di un incontro tra sensibilità grave; e pratiche artistiche che condividono la stessa passione per l'invenzione di linguaggi e un eclettismo che pone la loro ricerca fuori dai generi.
Nel maggio del 2017 nasce Alessandro, il figlio del regista. È una genitorialità che lui e la sua compagna di vita e di cinema, Laura D'Amore, hanno cercato intensamente con una serie di tentativi ripetuti, faticosi, dolorosi divenuti materia di un film, Vita Nova (2016). La coppia decide di filmare il bimbo durante il primo anno di vita, fino a quando farà i primi passi. Ma “nel mondo” i desideri assumono altri contorni scontrandosi con la quotidianità: cosa significa essere genitori?
La Souterraine, Francia. La fabbrica di pezzi di ricambio per automobili GM&S è a rischio chiusura, i nuovi padroni vogliono licenziare la metà degli operai, alcuni di loro hanno lavorato lì per tutta la vita. È il 2017 quando Kowalski, armato di telecamera, entra in fabbrica con gli operai per documentare la loro battaglia, che si sposta all'esterno verso le altre fabbriche, le piazze, le strade che vengono bloccate pacificamente per far uscire dall'invisibilità questa piccola e al contempo enorme tragedia.
Due “realtà” si incontrano in Parsi del filmmaker Eduardo Williams e del poeta Mariano Blatt: le immagini e il testo poetico, un lungo elenco di ciò che sembra (parece) – marzo, Natale, una menzogna, una passione sbagliata - ma non è: No es, il titolo del poema potenzialmente infinito scritto da Blatt accumulando suggestioni, ricordi, emozioni e immagini, che dialogano con quelle sullo schermo.
Come in una matrioska ogni schermo ne contiene un altro o ne è contenuto. Sono gli schermi che rimandano l'immagine – sempre diversa, sempre in mutazione - di A., il protagonista di Piuccheperfetto di Riccardo Giacconi. Ossessionato dalla propria immagine, A. racchiude la propria esistenza in un gioco di specchi in cui il legame con la realtà rimbalza di schermo in schermo sempre più tenue.
Nel gergo si chiamano anchor, in Cina nel 2017 erano diventati 422 milioni prima che il governo intervenisse con l'istituzione di una Cyberspace Security che ha decimato le loro “showroom”. Il documentario di Zhu è realizzato nella fase di massima espansione del live-streaming ed è il frutto del montaggio di centinaia di ore delle comunicazioni virtuali dei protagonisti che compongono il ritratto di una Cina nascosta e marginale ma piena di umanità.
Il nostro è un film o un documentario? La questione ritorna nelle discussioni tra gli studenti della scuola Dora Maar, alla periferia di Parigi, dove Eric Baudelaire arriva per un workshop di cinema, e rispetto al metodo più comune – un laboratorio di qualche mese con un saggio finale – propone un’alternativa: lavorare attraverso più anni – che diventeranno quattro – mettendo nelle mani dei ragazzi la macchina da presa.
Zeus Machine - è una “macchina” che registra l'esperienza del nostro movimento nel tempo e nello spazio attraverso le avventure di Ercole: un flusso discontinuo di eventi in cui le tracce di una civiltà remota appaiono nella vita quotidiana e nei suoi riti.