Come in una matrioska ogni schermo ne contiene un altro o ne è contenuto. Sono gli schermi che rimandano l'immagine – sempre diversa, sempre in mutazione - di A., il protagonista di Piuccheperfetto di Riccardo Giacconi. Ci sono le stories di Instagram, gli spezzoni apparentemente sconnessi di filmati salvati sul computer, lo schermo di un telefonino, l'obiettivo della macchina da presa. E le tante “incarnazioni” di A. stesso, Narciso contemporaneo, con i dread neri e lunghi o i capelli corti biondo platino, citando un racconto di Kafka o mentre parla con una cartomante. Ossessionato dalla propria immagine, A. racchiude la propria esistenza in un gioco di specchi in cui il legame con la realtà rimbalza di schermo in schermo sempre più tenue, così come quello del protagonista.
Riccardo Giacconi (San Severino Marche, 1985) ha studiato arti visive allo IUAV di Venezia, alla University of the West of England di Bristol e alla New York University. Nel 2007 ha co-fondato il collettivo Blauer Hase con cui cura la pubblicazione periodica Paesaggio e il festival Helicotrema. Il suo In Forma Lucrurilor Care Trebuie Sa Vine - Nella Forma delle Cose a Venire (2011) è stato presentato al Torino Film Festival. Nel 2013 con Chi ha Lottato con l'Angelo resta Fosforescente , sulla poetessa Maria Luisa Spaziani, partecipa alla Festa del Cinema di Roma. Entrelezado (2014), ambientato a Cali, in Colombia, vincitore nel 2015 del Primo Premio nel concorso Prospettive, ha vinto il Gran Prix della competizione internazionale a Fid Marseille e ha partecipato al New York Film Festival, Pariscience, Les Rencontres du cinéma documentaire, Doc Buenos Aires, MIDBO – Muestra Internacional Documental de Bogotá, Festival de Cine de Cali. Due è stato presentato alla Settimana della Critica - SIC@SIC della Mostra del Cinema di Venezia 2017.