Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi» scriveva David Foster Wallace (in Il re pallido). Lo stesso può dirsi per i personaggi narrati da Philip Widmann nel suo film. Nell'estate del 2014 due fratelli vietnamiti dalla Germania arrivano a Ninh Hoa, una piccola città sulla costa meridionale del Vietnam, per ritrovare una parte importante del loro passato rimasta tra le mura della vecchia casa di famiglia.
Artefice del proprio racconto, Lehman non può accettare che siano altri a scrivere al suo posto il capitolo conclusivo, e allora ecco che in Funérailles (De l’art de mourir) allestisce la sua morte pensandola come un cerimoniale a metà strada tra il rito ebraico, l'happening e la festa, non dimenticandosi della scelta della bara, del posto per la sepoltura e della stesura del testamento.
La Venta Waterfall è la cascata più grande d'Europa. Situata a Kuldiga, nella Lettonia occidentale, è oggi una stazione termale per gli abitanti della città e una meta prediletta dai turisti. Laila Pakalnina cattura divertita un'umanità impegnata nella continua ricerca della posa migliore, perché è nella posa che tuti sembrano cercare la verità, in una forma che si rivela talvolta meno artificiale - e comunque più rivelatrice - della “naturalezza”.
Havarie di Philip Scheffner racconta il salvataggio, nelle acque che separano la costa nordafricana e la Spagna, di un gommone carico di migranti partiti dall’Algeria. Una storia “d'ordinaria migrazione” diventa l'occasione per compiere una riflessione sullo sguardo.
In seguito all'amnesia provocata da una caduta in bicicletta il regista prova a recuperare la memoria con una terapia audiovisiva. Realizza brevi istantanee di un minuto della sua città, Toronto, popolata da vecchie e nuove conoscenze, alla ricerca di un'intimità con il proprio spazio, con le sue abitudini.
Michka Assayas, fratello del regista Olivier, giornalista e scrittore (famosissimo il suo lungo ritratto-intervista a Bono Vox), conduce il programma musicale Very Good Trip sull'emittente France Inter, una delle maggiori radio pubbliche francesi. La messa in onda è prevista due giorni dopo gli attacchi terroristici a Parigi del 13 novembre 2015 in cui sono state uccise centinaia di persone.
Tra i frammenti di una città ricostruita sopra alle macerie di un disastro, nell’eco di una catastrofe che non si è mai del tutto consumata, Upwelling, come un’onda che nasce dal fondo del mare, porta gli abissi in superficie. In un’apparizione continua di personaggi, che si muovono come satelliti di un universo vivo e inaspettato, si raccolgono tentativi di resistenza e di rivitalizzazione che a volte assumono tratti assurdi e surreali.
“Undici parabole”, o “vignette” come le definisce la regista Deborah Stratman (perché il fumetto è forse la più compiuta forma di epica popolare americana), per raccontare la storia di uno Stato, l'Illinois, e più in generale quella degli Stati Uniti. Un documentario sperimentale che ripercorre eventi, piccole e grandi tragedie che, dalla fine del Settecento a metà anni '80 del XX secolo, hanno segnato un Paese
Una donna apre gli occhi e ritorna alla sua storia, ai giorni divini, luminosi e incandescenti dell'infanzia, a quando era la regina del proprio regno, con le sue terre, le sue leggi. Almeno finché non ha incontrato Gabriel, il piccolo saggio della foresta, l'altro da sé, colui che è tutto ciò che lei ha dimenticato.
La Fémis è la Scuola Nazionale di Cinema in Francia. Ha sede a Parigi e nelle sue aule sono passati Louis Malle, Alain Resnais, Theo Angelopoulos, François Ozon, Arnaud Desplechin. I criteri d'ammissione sono molto selettivi e investono la commissione esaminatrice di una forte responsabilità: oltre al talento i commissari devono riconoscere nei candidati l'attitudine alla professionalità, fattore necessario nell'audiovisivo.
Un attore e un'attrice si incontrano nello studio di registrazione di Funkhaus, a Vienna. Sono giovani, felici di godersi la reciproca compagnia. Conversano, fumano, sembrano corteggiarsi. Forse è il testo che stanno leggendo a condizionarli, oppure è proprio il sentimento che provano a permettere loro di trovare il giusto respiro per far vibrare con intensità uno dei carteggi più struggenti e significativi del ‘900.
C'è una guerra civile che infiamma la regione del Kokang nel Myanmar. La popolazione Ta’ang, una minoranza etnica Mon-Khmer, per sopravvivere agli attacchi dalle milizie birmane è costretta a fuggire oltre il confine cinese, trovando riparo nei campi profughi organizzati sui terrazzamenti di montagna. Wang Bing vuole raccontare questa diaspora. Sa che solo salvandola dall’oblio, dal silenzio, è possibile dare alla sofferenza un’occasione di riscatto.