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Ta'ang

 

Lunedì 28 novembre

SPAZIO OBERDAN

21.15 - CONCORSO INTERNAZIONALE

 

Hong Kong, Francia, 2016

DCP, 1:1.78, colore, 148'

V.O. Birmano, Mandarino

 

REGIA

Wang Bing

 

FOTOGRAFIA

Shan Xiaohui

Wang Bing

 

SUONO

Emmanuel Soland

 

MONTAGGIO

Adam Kerby

Wang Bing

 

PRODUZIONE

Chinese Shadows

Wil Productions

 

CONTATTI

anne@chineseshadows.com

wangyang718@gmail.com

Ta'ang

C'è una guerra civile che infiamma la regione del Kokang nel Myanmar. La popolazione Ta’ang, una minoranza etnica Mon-Khmer, per sopravvivere agli attacchi dalle milizie birmane è costretta a fuggire oltre il confine cinese, trovando riparo nei campi profughi organizzati sui terrazzamenti di montagna. Wang Bing vuole raccontare questa diaspora. Sa che solo salvandola dall’oblio, dal silenzio, è possibile dare alla sofferenza un’occasione di riscatto. Il regista è lì, accanto alle donne e agli uomini che ha deciso di filmare, li segue, cercando di non condizionarli, ma lasciandosi condizionare, mostrandosi sensibile agli stimoli e rifiutando schemi rappresentativi predisposti (il film è strutturato per grandi blocchi privi di un filo narrativo conseguenziale). Ciò che vuole è restituire un’immagine che non sia metafora, ma che mostri le cose in sé. Per il regista è necessario non occultare la propria presenza, ma al contrario mostrarsi parte in causa rispetto a quanto rappresentato, perché soltanto così può riuscire a mettersi in relazione con gli altri: non nascondendosi.

 

Wang Bing (Shaanxi, 1967), inizia la sua carriera al Dipartimento di Fotografia cinematografica della Beijing Film Academy nel 1995. Esordisce nella regia con il maestoso Tie xi qu (Il distretto di Tiexi), sullo smantellamento di un gigantesco complesso industriale in una zona interna della Cina. Il film successivo, He Fengming (2007), è la testimonianza di un'anziana giornalista che racconta trent'anni di storia cinese. Nel 2010 realizza il suo primo film di finzione Jiabiangou (La fossa) sui campi di lavoro nel Deserto del Gobi sotto la dittatura maoista, film che viene presentato a sorpresa in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Lo stesso anno Filmmaker Festival gli dedica una retrospettiva. Torna a Venezia nel 2012 con San Zimèi (Tre sorelle) insignito del Premio Orizzonti, nel 2013 con Feng ai ('Til Madness Do Us Part), e di nuovo quest'anno con Ku Qian (Bitter Money) vincendo il premio per la Miglior sceneggiatura nella sezione Orizzonti.

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