Filmato dal regista nel corso di vent’anni nel giardino del padre, un ufficiale dell’esercito tailandese: soldati che fanno corvée, si abbandonano al sonno pomeridiano o a passatempi vagamente inquietanti.
Due astronauti emergono dal mare sulle coste di un villaggio marocchino che sembra cristallizzato in un tempo arcaico.
«Quando non esistevano gli aeroplani, la gente si spostava per mezzo di preghiere».
Ispirandosi alla tecnica surrealista del cadavere squisito, l’autore riesuma e assembla spezzoni di film erotici e pornografici di varia epoca e provenienza in un seducente caos visivo.
In un parco pubblico di Hanoi la gente medita, gioca, fa esercizi ginnici e danze di gruppo.
Sovrapponendo frammenti audio trovati a riprese di paesaggi incontaminati o deturpati dal turismo, Sanders realizza un collage saggistico sugli effetti del colonialismo.
Silva crea una fantasia geologica, immaginando un futuro primordiale in cui la natura prende il sopravvento sulla civilizzazione e la trascina verso misteriose profondità.
I suoi lavori sono stati presentati in mostre personali, collettive e in numerosi festival internazionali, tra i quali: Rotterdam International Film Festival, Toronto International Film Festival - Wavelenghts, Viennale, Berlinale-Forum Expanded, Ann Arbor Film Festival, Oberhausen Kurzfilmtage, Diagonale (Linz), Jeonju International Film Festival, Images Forum Festival (Giappone), Cinéma du Réel (Parigi), FID Marseille, Media City Film Festival (Windsor, Ontario), 25 FPS Film Festival (Zagabria), Curtas Vila do Conde, Indielisboa, Bradford International Film Festival, Milano Film Festival, Lucca Film Festival.
a cura di Johann Lurf con la collaborazione di Tommaso Isabella
a cura di Johann Lurf con la collaborazione di Tommaso Isabella