“Wolff von Amerongen ha commesso crimini di bancarotta?” Alla fine del film non lo sapremo e dovremo aspettare molto prima di sentir pronunciare quel nome fiammeggiante, per poi perderlo poco dopo nella litania che elenca rappresentanti delle élite politico-economiche nella Germania del secolo scorso. Capitani d'industria, finanzieri, faccendieri di cui sono riportate ascese e cadute, produzioni, transazioni, imputazioni, nonché acciacchi e morti violente, mentre le immagini mostrano vedute ordinarie di vita urbana, fabbriche e altri luoghi di lavoro, spazi pubblici qualunque da metropoli e centri finanziari sparsi per l'Europa, perlustrati vanamente come scene dei crimini del capitale globale. “Un ipnotico rompicapo che interseca documento, saggio e letteratura pulp.” (Christoph Huber)
L'opera breve e singolare di Gerhard Friedl, poco nota al di fuori del contesto germanofono, rappresenta un evento straordinario per come in essa le forme del documentario e del film saggio sono convertite, con efficacia e semplicità esemplari, in qualcosa di radicalmente diverso, dal fascino oscuro ed elusivo. La formula di questa operazione, sostanzialmente identica nei due film principali girati da Friedl, il cortometraggio Knittelfeld e il lungo Hat Wolff von Amerongen Konkursdelikte begangen?, si fonda sulla (non) relazione tra due piani. Le immagini, tramite panoramiche orizzontali lente e calibrate (e in misura minore quadri statici e camera car), registrano impassibilmente anonimi paesaggi della contemporaneità – campi, fabbriche, uffici, parcheggi, strade – mentre un commento fuori campo riporta fatti reali senza palese connessione con quanto vediamo.
Gerhard Benedikt Friedl nasce a Bad Aussee nel 1967. Dopo studi di filosofia a Vienna, frequenta i corsi dell'Accademia di Cinema e Televisione a Monaco (HFF Mu¨nchen), nell'ambito dei quali realizzerà i suoi film principali, oltre a tenere lezioni sul documentario contemporaneo. Lavora come critico, programmatore e come operatore, montatore e regista in produzioni televisive. Muore a Berlino, dove si è trasferito nel frattempo, il 2 luglio 2009. Dopo Knittelfeld (1997) e Hat Wolff von Amerongen Konkursdelikte begangen? (2004), presentati e premiati alla Duisburger Filmwoche, a Diagonale (Graz) e in altri festival, intraprende il progetto Panik von '94, di cui restano come “risultati collaterali” due documentari girati in video in collaborazione con Laura Horelli negli USA grazie a una borsa di studio.