Antologia II: Una realtà altra
Tempo e sperimentazione: dall’interruzione del tempo reale allo scorrere del tempo a 24 f/sec. Autoanalisi esistenziale e rimontaggio di materiale privato (cinema privato).
Sentieri perduti
(Estratto) Super8, 1990/2010, 21’49’’
Un presente si fa passato per non esserne intrappolato.
Metafisica
(Estratto) Dvcam, 2012, 3’50’’
Primo tentativo di mettere in immagini un discorso metafisico. Il video ha lavorato solo la terza parte del testo, è un lavoro ancora inconcluso.
Non fare la cacca
(Estratto da Senza Parole - 60’) S-vhs, 1994, 3’
“Non fare la cacca è un frammento di un video che si intitola Senza parole... non ricordo più perché l'abbia estrapolato dall'insieme”.
In giostra
Dvcam, 2014, 1’
“Si inserisce nel fascino che provo nell'osservare corpi in movimento, mi piace utilizzare tutti i mezzi di trasporto: auto altrui, treni, moto, bici, canotto...”.
Treni strettamente sorvegliati
(Estratto) Mini-Dv/GoPro, 2016, 17’
Attraversare lo spazio... Un piacere fisico...
Perché mi hai chiesto di Dio?
Mini-Dv, 2015, 4’11’’
“Mentre sto filmando frammenti di prati nel massimo rigoglio, ecco che non posso non dirmi: tutto questo non lo si può dare per scontato!”
Un occhio di Dziga Vertov
è caduto nel torrente
GoPro, 2014, 1’
“Dove il mio occhio non potrebbe esserci...”
Morte di una videocamera
S-vhs, 2000, 3’
“Mi torturavo la mente poiché sapevo che era uscita una videocamera digitale di qualità mentre io avevo ancora una S-VHS compatta. Per non affrontare il capriccio andai a filmare le onde, finché una di queste mi investì: la videocamera andò in tilt e così io potei celebrare il funerale della S-VHS. Tornato a casa comprai la digitale, a rate!”
Sole interno
GoPro, 2014, 1’
“Dove il mio occhio non potrebbe esserci...”
Attese: l'arrivo del treno
(Estratto) Mini-Dv, 2012, 6’
Fa parte di una serie di video dedicati all'attesa che a loro volta rientrano nel grande progetto Lumière Retrouvé.
Prove di estinzione n.I
Mini-Dv, 2004, sei episodi: 61’ totali
La prima estinzione di una serie di sparizioni volontarie avvenute in luoghi molto amati.
Congedo
Hd, 2019, 8’
È una rivisitazione delle modalità di ripresa di un tempo, ma questa volta è il computer a fare la ripresa, mentre il personaggio legge il foglio di congedo illimitato con indicazioni militaresche.
Il primo film (Asti)
Mini-Dv da 8 mm, 1963/2017, 3’50’’
“Il primo film non è un film, sono delle immagini girate la prima volta che ho utilizzato una cinepresa. Ero in collegio ad Asti e avevo 14 anni: chi e/o che cosa filmare per la prima volta?”.
Una fiction a Bringuez
Super8, 1980, 5’24’’
“Il primo film girato a Bringuez, il villaggio abbandonato”.
La finestra sul giardino
(Estratto) Super8, 1975/2008, 27’
“Dopo Volti 77 ecco un primo passo verso gli altri: dopo giochi sperimentali ecco che esco di casa e mi getto nella folla che simboleggia il mondo”.
Scarti di memoria
(Due capitoli: 6 e 7) 8 mm, 1967-70/2002, 6’ da 27’ totali
Se il cinema privato può definirsi l’inconscio del cinema pubblico, Scarti di memoria si può considerare l’inconscio del cinema privato.
Lui ed io
8 mm, 1967-70/2016, 2’
“Ero in collegio ad Asti e mi feci regalare una Bolex Paillard 8mm da mio padre. Avevo 14 anni e mi ero invaghito della cinepresa”.
Disagio
8 mm, 1970/2007, 34’
Parte della trilogia del disagio, di autoanalisi esistenziale.“Perduti i giorni dell’amore mi ritrovo con i miei fantasmi e immerso in situazioni molto simboliche: la cinepresa è la mia fedele compagna”.
Michelangelo Buffa (Brusson, Aosta, 1948), cinefilo, critico cinematografico (per Filmcritica e varie riviste cinematografiche), professore, documentarista e soprattutto filmeur, termine con cui ama definirsi, per impedire di essere definito. La vita stessa di Michelangelo è una sfida ai confini delle classificazioni e ai limiti temporali. L’attività di critico si fonde con la necessità di fare cinema: ostinato nel credere che si possa fare cinema con una 8 mm o Super8, così come con una GoPro, si dedica a una costante e divorante ricerca e sperimentazione.
Ilaria Pezone (Lecco, 1986) è docente di Tecniche di ripresa presso l'Accademia di Brera, dove si è laureata frequentando la specialistica in Cinema e Video. Si forma come montatore audiovisivo. Dal 2010 ha in attivo collaborazioni come operatore e montatore audio-video nella realizzazione di documentari. Ha tenuto corsi e conferenze dedicati al cinema e insegna presso le scuole secondarie di primo grado. È autrice del volume Cinema di prossimità – privato, amatoriale, sperimentale e d’artista, Falsopiano 2018. La sua filmografia si compone di corti (Leggerezze e gravità, 2008; Greisttmo, 2010; 1510 – sogno su carta impressa con video, 2013; Concerto Metafisico, 2015; Con lievi mani, 2017, Luna in Capricorno, 2018), medi (Masse Nella Geometria Rivelata Dello Spazio Tempo 2012; Andare Tornando A Rilievi Domestici, 2011; Polittico Preludio Adagio Altalenante, 2009; Ego etiam advenus, 2013; Vedere Tra 2014; Asmrrrr Molesto, 2019) e lungometraggi (Indagine su sei brani di vita rumorosa dispersi in un’estate afosa – raccolti e scomposti in cinque atti, 2016; France – quasi un autoritratto, 2017), molti dei quali presentati a vari Festival.