Le passeggiate è una serie di piccoli film che hanno come tema principale l’atto del passeggiare. Non c’è una meta precisa, solo il puro piacere di osservare, restare in attesa e in ascolto, lasciandosi trasportare dagli eventi: un vagare trasognato fatto di percorsi terrestri, ma anche aerei e marinari, in luoghi sconosciuti o in situazioni domestiche.
Terza passeggiata. Sulla neve
Morbidi passi segnano la neve. Seguono un merlo, poi trovano il mare. La Terza passeggiata si fa bambina: si perde in un’eco di giochi d’infanzia.
Quinta passeggiata. Quasi niente
“Avevate qualche parente che viveva lì?” chiede la signora: più o meno... La quinta passeggiata discende un parco, là dove un tempo era una via e una bottega di parrucchiera, al numero 24.
Mauro Santini (Fano, 1965), dal 2000 realizza i suoi film senza sceneggiatura, accumulando immagini e documentando un vissuto quotidiano in forma diaristica. Da questo metodo nasce la serie dei “Videodiari”, caratterizzata da un racconto visivo in prima persona; fra questi Da lontano, vincitore nel 2002 dello Spazio Italia del Torino Film Festival, dove presenta successivamente nel concorso internazionale il lungometraggio Flòr da Baixa.
Nel 2012 ha preso parte al progetto “Cinema Corsaro” ideato da Quarto Film realizzando il mediometraggio Il fiume, a ritroso e, con la co-regia di Giovanni Maderna, il lungometraggio Carmela, salvata dai filibustieri presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, Giornate degli Autori. Nel 2013 partecipa Festival di Locarno con Attesa di un’estate, primo episodio dei “frammenti di vita trascorsa”. Tra gli altri suoi film: Dove sono stato (2000); Dietro i vetri (2001); Da qui, sopra il mare (2003); Un jour à Marseille (2006); Notturno (2009); Fine d’agosto (2015); Qualcosa nei passi e nello sguardo (2017).
A Filmmaker 2018 ha presentato le prime due passeggiate.