Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - Varda par Agnès
16 - 24
NOVEMBRE 2024
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Varda par Agnès

ARCOBALENO FILM CENTER sala 1
ore 21.30

Francia 2018
16mm, 35mm, HD, colore, b/n, 115'
v.o. francese

REGIA
Agnès Varda

SCENEGGIATURA
Agnès Varda

FOTOGRAFIA
François Décréau, Claire Duguet, Julia Fabry

SUONO
David Chaulier, Alan Savary

MONTAGGIO
Agnès Varda, Nicolas Longinotti

PRODUTTORE
Rosalie Varda

PRODUZIONE
Arte France, HBB26, Scarlett ProductionsArte France, MK2 Productions, Ciné Tamaris

CONTATTI
distribuzione@cineteca.bologna.it

Varda par Agnès

Fra immagini di repertorio e quelle di recenti incontri con il pubblico per parlare del suo cinema, in un giardino o un teatro gremito di gente, Agnès Varda ripercorre la sua carriera di filmmaker e artista a partire dagli esordi come fotografa e poi dal suo debutto nel cinema con La pointe courte (1955). Le immagini dei suoi film e di inediti “dietro le quinte” - come nel caso del set di Senza tetto né legge (Sans toit ni loi, 1985) – accompagnano un percorso che va dagli albori della Nouvelle Vague al più recente Visages, Villages (2017) realizzato con il giovane artista JR. Un tragitto in cui l'avvento del digitale nei primi anni duemila segna un momento di cesura e svela la natura curiosa e di costante apertura al mondo di Varda, fra le prime a sperimentare con il nuovo mezzo e a coglierne il potenziale di libertà. La pellicola diventa allora quella delle sue capanne realizzate proprio con le pellicole in 35mm, che Varda espone in diversi musei e che racchiudono uno sguardo nostalgico, ma senza rimpianti, verso il passato. Varda par Agnès ci accompagna in un'avventura spericolata nel cinema durata 65 anni – la sua uscita ha preceduto di appena un mese la scomparsa della regista nel marzo 2019.

Agnès Varda (Ixelles, 1928) studia storia dell'arte all'École du Louvre ma presto cambia indirizzo e si dedica alla fotografia, e nel 1951 Jean Vilar la assume come fotografa ufficiale del Théâtre National Populaire. Debutta come regista nel 1955 con La pointe courte, girato in un quartiere di pescatori di Sète, una cittadina al sud della Francia. Nel 1962 partecipa al Festival di Cannes con Cleo dalle 5 alle 7 (Cléo de 5 à 7) e con Il verde prato dell'amore (Le bonheur, 1965) vince il Gran premio della giuria alla Berlinale. Alla Mostra del Cinema di Venezia Senza tetto né legge (Sans toit ni loi, 1985) vince il Leone D'oro. Garage Demy (1991) racconta l'infanzia del marito di Varda Jacques Demy, scomparso l'anno prima, nella Francia occupata dai nazisti. A Cannes la regista torna con Les demoiselles ont eu 25 ans (1993), Les Glaneurs et la glaneuse (2000), Visages Villages (2017). Il Festival francese le ha conferito nel 2015 la Palma d'oro alla carriera, nel 2017 viene omaggiata con l'Oscar alla carriera agli Academy Awards e nel 2019, anno della sua scomparsa, con la Berlinale Kamera.
 

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