“Compilation” di cinque lavori precedenti del regista - Leaving Church, Damaged, 27 Thoughts About My Dad, Rain, Buffalo Death Mask – Father Auditions è un prisma che riflette immagini diverse e contemporaneamente, nell'assemblaggio dei distinti cortometraggi, contempla una sola figura - quella del padre - come mancanza, fantasma del passato, enigma a cui non è stato possibile trovare una risposta. È il “ritratto di un uomo invisibile” come nel racconto di Paul Auster, percorso a ritroso in un'esistenza indecifrabile a partire dal vuoto lasciato dalla morte. Un percorso simile a quello di 27 Thoughts About My Dad, in cui si incontrano brevi attimi impressi nella memoria, immagini dell'infanzia, non detti, tasselli di “senso” di una vita segnata dall'esperienza della guerra e della persecuzione nazista. Accompagnati sullo schermo da una combinazione di filmati familiari e found footage, o di fotografie come in Damaged: collage di immagini d'epoca che compongono i tratti di una personalità “danneggiata” come recita il titolo, ulteriore prospettiva sulla dimensione familiare e i suoi lati oscuri.
Mike Hoolboom (Toronto, 1959) realizza fin da giovane cortometraggi in Super 8 e 16mm come Song for Mixed Choir (1980), The Big Show (1984) e Frank's Cock (1993), in cui un uomo ricorda il suo compagno morto di Aids, un tema che torna nella cinematografia di Hoolboom – tra gli altri in Panic Bodies (1998) - al quale nel 1989 viene diagnosticato l'HIV. Hoolboom è anche uno dei fondatori del Pleasure Dome screening collective e ha lavorato come direttore artistico dell'Images Festival e come coordinatore della sezione dedicata al cinema sperimentale del Canadian Filmmakers Distribution Centre. È stato insignito del Tom Berner Award e di due premi alla carriera, il primo assegnatogli dalla città di Toronto e l'altro dal Mediawave Festival in Ungheria. Al suo lavoro sono già state dedicate numerose retrospettive: a Visions du Réel, al Buenos Aires Festival International, al Musée des Beaux-Arts de Caen, al Sixpack Film. Imitations of Life (2003) viene presentato al Festival di Toronto e all'International Film Festival di Rotterdam, al quale partecipa anche Lacan Palestine (2012). Nel 2013 il suo Buffalo Death Mask viene selezionato a Filmmaker Festival, dove Hoolboom torna con Incident Reports (2016).