A Dog Called Money è la testimonianza del processo creativo che sottende alla realizzazione dell’ultimo disco di PJ Harvey: The Hope Six Demolition Project. Il film si sviluppa nell’arco di un intenso viaggio intrapreso dal fotografo (qui in veste di regista) e dalla cantautrice britannica, un percorso che li ha visti insieme attraversare l’Afghanistan, il Kosovo e Washington DC, territori già immortalati in precedenza per la realizzazione della raccolta di foto e poesie intitolata The Hollow of the Hand (2015). Alle immagini riprese per strada, nel caos del mondo, si alternano quelle catturate durante le fasi di registrazione dell’album, alla Somerset House di Londra. In un esperimento artistico con pochi precedenti, chiusi in una stanza dalle pareti in vetro e sotto lo sguardo curioso del pubblico, la cantautrice di culto e la sua band si sono lasciati osservare e riprendere per cinque settimane agli inizi del 2015, dando vita a un coinvolgente documento che abbraccia sia la sfera individuale dell’artista che quella civile e universale.