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16 - 24
NOVEMBRE 2024
EN
ALAIN PAR CAVALIER
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La Rencontre
lunedì 18 novembre

ARCOBALENO FILM CENTER sala 3
ore 19.30
alla presenza dell'autore


Francia, 1996
35mm, colore, 75'
v.o. francese  
 
REGIA
Alain Cavalier
 
SCENEGGIATURA
Alain Cavalier
 
FOTOGRAFIA
Alain Cavalier
 
SUONO
Alain Cavalier
 
MONTAGGIO
Alain Cavalier
 
PRODUTTORE
Françoise Widhoff
 
PRODUZIONE
Les Films de l'Astrophore
 
CONTATTI
distribution@pyramidefilms.com
La Rencontre
Un uomo, una donna, l'inizio della loro vita insieme. Come si racconta una storia d'amore? “Filmare deve essere naturale come respirare” dice Cavalier del cinema. La macchina da presa accompagna con dolcezza la reciproca scoperta di sé, segue Lei e Lui nel quotidiano, cattura gli istanti più intimi di questo spazio comune. Oggetti, paesaggi, dettagli dei corpi compongono la narrazione che segue  alternativamente il punto di vista di Lei e di Lui. Un paio di occhiali, un nocciolo di albicocca, una tazza di caffè, due orologi che pian piano si sintonizzano diventano l'inventario di un discorso amoroso in cui si mescolano allegria e dolori, le assenze e i ritrovamenti, gli eventi seri e quelli buffi seguendo l'onda impalpabile delle emozioni. 
Lui è Alain Cavalier, lei è Françoise Widhoff, si sono appena conosciuti, l'incontro li ha sorpresi. Françoise torna a casa dal mercato dove ha comprato una magnifica orata. Alain ha una pietra, è a forma di cuore. Il numero preferito di Françoise è il sette come per Alain. E poi? Cosa si può riprendere, cosa si può mostrare, cosa appartiene soltanto a loro due? Il volto di Françoise “resiste” alla macchina da presa, le immagini di Alain “resistono” alle convenzioni, il loro incontro si fa invenzione di cinema.
 
Alain Cavalier (Vendome, 1931) frequenta l'IDHEC e nel 1957 inizia a lavorare come assistente di Louis Malle in Ascensore per il patibolo (Ascenseur pour l'échafaud, 1958) e Gli amanti (Les amants, 1958). Nel 1958 realizza il suo primo cortometraggio, Un americain, a cui fanno seguito due lungometraggi legati all'attualità del tempo, la guerra di Algeria e le azioni dell'OAS: Le Combat dans l'île (1961) con Romy Schneider e Jean-Louis Trintignant, e L'Insoumis (Il ribelle di Algeri, 1964) con Alain Delon e Lea Massari. Nel 1968 gira La Chamade, dal romanzo di Françoise Sagan, i cui protagonisti sono Catherine Deneuve e Michel Piccoli. 
Dopo un periodo di silenzio torna con un cinema di segno diverso: film a basso budget, interpretati da attori non professionisti, uno stile più sperimentale - Le plein de super (1975); Martin et Léa (1977); Ce répondeur ne prend pas de messages (1978). Nel 1980 Un étrange voyage vince in Francia il premio Louis Delluc. Ma il regista si afferma soprattutto grazie a Thérèse (1986)  - premio della Giuria al Festival di Cannes – evocazione sobria e lontana dall'agiografia della vita di santa Teresa di Lisieux. La ricerca intrapresa in questo film prosegue in una serie di ritratti di donne (Portraits, 1991).
Il successivo Libera me (1993) stabilisce una nuova “cesura” nella sua filmografia: Cavalier adotta una metodo di lavorazione sempre più “spoglio”, decide di abbandonare la finzione, di lavorare con una DV, senza troupe, sul confine tra documentario (Vies, 2000) e un genere che ne fonde i codici con la finzione (René, 2002; Le Filmeur, 2004; Irène, 2009; Pater, 2011 con Vincent Lindon).
Six Portraits XL (2017) sono stati presentati a Filmmaker.
 
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