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16 - 24
NOVEMBRE 2024
EN
ALAIN PAR CAVALIER
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Irène
martedì 19 novembre

ARCOBALENO FILM CENTER sala 3
ore 19.30
alla presenza dell'autore
 
Francia, 2009
HD, colore, 85'
v.o. francese
 
REGIA
Alain Cavalier
 
CON LA COLLABORAZIONE DI 
Françoise Widhoff
 
FOTOGRAFIA
Alain Cavalier
 
SUONO
Alain Cavalier
 
MONTAGGIO
Françoise Widhoff
 
PRODUZIONE: 
Camera One
 
CONTATTI
distribution@pyramidefilms.com
Irène
Irène è Irène Tunc, attrice, moglie di Alain Cavalier, morta in un incidente d'auto nel 1972. A distanza nel tempo il regista prova a ritrovarne l'immagine, a comprenderne il mistero che è anche quello della loro relazione. Una perdita, un'assenza, un vuoto: come evocare la figura della donna che ha amato rendendo cinema il proprio lutto? Frammenti di fotografie, i luoghi che hanno attraversato insieme, l'intimità del loro rapporto anche nelle zone più oscure... I sensi di colpa, i rimorsi mentre come in un mantra ogni cosa riporta all'istante in cui ha saputo della sua morte. 
Chi era dunque Irène? A guidare “La Recherche”  del regista ci sono le parole di un diario scritto tra il 1971 e il 1972, Irène che arriva col vino e col sale dei pescatori mentre in cucina la madre di Cavalier  le risponde brusca; la casa al mare di alcuni amici; lo studio del regista dove Irène entra bagnando il pavimento con l'insalata. A quindici anni era stata incoronata reginetta di bellezza, nella sua città di origine, Lyon, oggi di lei non sembra essere rimasto nulla. O forse sì? Irène che era fragile, depressa, che non doveva mai andare via da sola quel giorno, troppo impaziente per aspettarlo. Ci vuole coraggio e delicatezza per filmare tutto questo e Cavalier non si sottrae, nella sua prima persona si mette in scena rivelando il senso della sua poetica, la resistenza a ogni codice dello spettacolo.
 
Alain Cavalier (Vendome, 1931) frequenta l'IDHEC e nel 1957 inizia a lavorare come assistente di Louis Malle in Ascensore per il patibolo (Ascenseur pour l'échafaud, 1958) e Gli amanti (Les amants, 1958). Nel 1958 realizza il suo primo cortometraggio, Un americain, a cui fanno seguito due lungometraggi legati all'attualità del tempo, la guerra di Algeria e le azioni dell'OAS: Le Combat dans l'île (1961) con Romy Schneider e Jean-Louis Trintignant, e L'Insoumis (Il ribelle di Algeri, 1964) con Alain Delon e Lea Massari. Nel 1968 gira La Chamade, dal romanzo di Françoise Sagan, i cui protagonisti sono Catherine Deneuve e Michel Piccoli. 
Dopo un periodo di silenzio torna con un cinema di segno diverso: film a basso budget, interpretati da attori non professionisti, uno stile più sperimentale - Le plein de super (1975); Martin et Léa (1977); Ce répondeur ne prend pas de messages (1978). Nel 1980 Un étrange voyage vince in Francia il premio Louis Delluc. Ma il regista si afferma soprattutto grazie a Thérèse (1986)  - premio della Giuria al Festival di Cannes – evocazione sobria e lontana dall'agiografia della vita di santa Teresa di Lisieux. La ricerca intrapresa in questo film prosegue in una serie di ritratti di donne (Portraits, 1991).
Il successivo Libera me (1993) stabilisce una nuova “cesura” nella sua filmografia: Cavalier adotta una metodo di lavorazione sempre più “spoglio”, decide di abbandonare la finzione, di lavorare con una DV, senza troupe, sul confine tra documentario (Vies, 2000) e un genere che ne fonde i codici con la finzione (René, 2002; Le Filmeur, 2004; Irène, 2009; Pater, 2011 con Vincent Lindon).
Six Portraits XL (2017) sono stati presentati a Filmmaker.
 
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