Il film di Sharon Lockhart, girato nel corso di tre anni, nasce dalla collaborazione instauratasi tra l'artista e le ragazze del centro di socioterapia giovanile di Rudzienko, fuori Varsavia. Un gruppo di giovani donne, colte nel bel mezzo dell'adolescenza, etichettate come “difficili”o “ingestibili”. Per loro l'artista, influenzata dal lavoro pedagogico diJanusz Korczak incentrato sulla promozione della libera espressione e dell’agire cooperativo, ha diretto una serie di workshop, con loro ha sviluppato collettivamente la sceneggiatura del progetto. Il film combina il racconto delle loro vite, le preoccupazioni “filosofiche” che le affliggono, con azioni coreografiche attraverso le quali le ragazze esprimono per gesti la loro sensibilità. Tra i dialoghi in polacco e la traduzione c'è volutamente una sfasatura, uno spazio vuoto di riflessione silenziosa.

Sharon Lockhart (Norwood, Usa, 1964) vive e lavora a Los Angeles. Fotografa e videoartista, ha lavorato con gallerie di prestigio come Gladstone o Blum & Poe. Ha insegnato alla Roski School of Fine Arts dell’University of Southern California e al California Institute for the Arts. Tra i suoi progetti filmici ricordiamo: Goshogaoka (1997); Pine Flat(2005); Lunch Break(2008); Podwórka (2009); Double Tide(2010)