In un remoto villaggio di Haiti esiste una danza rituale in cui si mettono in scena le dinamiche tra schiavo e padrone, è la danza degli zombi. Al ritmo di una musica martellante, che induce la trance evocando la ritmica del lavoro muscolare, uomini si frustano e lottano fino a soccombere e rinascere in un ciclo infinito. Whipping Zombie è un film sulla fatica e sull'invisibile dove il corpo, come dichiarato dallo stesso regista, «viene portato a un livello diverso della percezione». Ancarani filma il tutto cercando di non interferire nelle riprese per dar modo agli spettatori di avere un'esperienza ipnotica e magica e trarre da sé le proprie conclusioni.

Yuri Ancarani (Ravenna, 1972) Videoartista e filmmaker , le sue opere nascono da una continua commistione fra cinema documentario e arte contemporanea, e sono il risultato di una ricerca spesso tesa a esplorare regioni poco visibili del quotidiano, realtà in cui l’artista si addentra in prima persona. I suoi lavori sono stati presentati in mostre e musei nazionali e internazionali, tra cui la 55esima Biennale di Venezia, il MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma, l'Hammer Museum di Los Anegles e il R. Solomon Guggenheim Museum di New York. Coi suoi primi film compone la Trilogia sul lavoro (Il capo, 2010; Piattaforma Luna, 2011; Da Vinci, 2012). Nel 2014 presenta a Filmmaker Festival l'installazione San Siro presso la GAM, Galleria d'Arte Moderna di via Palestro.The Challenge è presentato nel 2016 al Festival di Locarno nella sezione Concorso Cineasti del presente.