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16 - 24
NOVEMBRE 2024
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Paris est une fête

Sabato 9 dicembre

SPAZIO OBERDAN

21.30 - CONCORSO INTERNAZIONALE

alla presenza dell'autore

 

Francia, 2017
DV, colore e b/n, 95'
V.O. Francese

REGIA 
Sylvain George

FOTOGRAFIA
Sylvain George

SUONO
Ivan Gariel 

MONTAGGIO
Sylvain George

PRODUZIONE
Noir Production 

DISTRBUZIONE
distribution@zeugma-films.fr

CONTATTI
distribution@zeugma-films.fr
noirproduction.distribution@
gmail.com

Prima italiana

Paris est une fête

Girato quasi esclusivamente di notte, a Parigi e nella vicina banlieue (con una parentesi a New York), tra il 2015 e il 2016, Paris est une fête richiama il titolo del testo omonimo di Ernest Hemingway (Festa mobile nella tradizione italiana). È un film in diciotto onde (così recita il sottotitolo: Un film en 18 vagues), quelle che si frangono, impetuose, contro il paesaggio urbano della capitale francese: i migranti invisibili che sopravvivono ai margini della scena, le manifestazioni del movimento “Nuit Debout”, gli attentati, lo stato d’emergenza... Il presente è un mare in burrasca, per ritrarlo bisogna immergersi e il regista affronta l'impresa creando un linguaggio che si definisce nel suo farsi, capace di dar forma a un'immagine del reale che è allo stesso tempo la realtà di un'immagine. 

Sylvain George (Vaulx-en-Velin, Francia, 1968) è un cineasta e un attivista politico. Dopo gli studi in filosofia ha realizzato film-saggio poetici, politici e sperimentali, principalmente sull'immigrazione. Nel 2005 esordisce con leprime due parti della serie Contrefeux, riunite in un documentario intitolato Contrefeux 1 et 2: Comment briser les consciences? Frapper!, cui seguono Contrefeux 3: Europe année 06 (Fragments Ceuta)e Contrefeux 4: Un homme ideal (Fragments K). Tra il 2005 e il 2008 gira i cortometraggi No Bordere N'entre pas sans violence dans la nuit. Nel 2009 partecipa al Festival di Torino con L'impossible - Pages arrachées. Torna a Torino nel 2010 con Qu'ils reposent en revolte (Des figures de guerres). Nel2011 Les Éclats (ma gueule, ma révolte, mon nom) vince a Filmmaker Festival e gli vale il Premio per il miglior documentario internazionale al Torino Film Festival. Da sempre impegnato nell’insegnamento, nel 2011 ha tenuto un corso a La Femis e nel 2013 un workshop di regia organizzato dal Milano Film Network dal titolo Seize the time.

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