Sabato 2 dicembre
SPAZIO OBERDAN
21.30 - CONCORSO INTERNAZIONALE
Francia, 2017
HD, colore, 86'
V.O. Inglese
REGIA
Lech Kowalski
FOTOGRAFIA
Mark Brady
Lech Kowalski
SUONO
Thomas Fourel
MONTAGGIO
Lech Kowalski
PRODUTTORE
Odile Allard
PRODUZIONE
Revolt Cinema
ARTE France
CONTATTI
odileallard@me.com
kingoutlaw@noos.fr
Prima italiana
Lech Kowalski, regista americano di origini polacche, torna, dopo anni di assenza, a Utica, NY, città dove è cresciuto, un tempo punta di diamante del sogno americano, oggi economicamente e socialmente morta, dove la disoccupazione non molla la presa. Qui, più che in qualsiasi altra zona degli Stati Uniti, il progetto liberista, dopo la violenta crisi economica e di sistema che ha investito il mondo, ha dimostrato tutta la sua spietatezza. Per raccontare il cataclisma, Kowalski ha bisogno delle storie di chi lo ha vissuto. Decide di comprarle: il “salario” proposto sarà due volte quello minimo stabilito dalla legge. Dal balcone di un appartamento dove ha installato un’insegna al neon che annuncia I Pay for Your Story, il regista filma le testimonianze di vita dei suoi concittadini. Ciascuno è libero di scegliere toni e modi. La sola condizione richiesta: non indietreggiare davanti alla propria irreversibile sconfitta.
Lech Kowalski (Londra, Gran Bretagna, 1961) ha iniziato a lavorare a New York all fine degli anni '70 filmando l'esplosione del fenomeno punk e delle sue stelle cadenti; con progetti come D.O.A.(1980), Born to Lose: The Last Rock and Roll Movie (1999) e Hey! Is Dee Dee Home? (2002) è riuscito a mettere in evidenza la carica eversiva e la tendenza all'autodistruzione propria del movimento. Kowalski ha filmato gli homeless del Lower East Side (Rock Soup, 1991), i giovani anarchici di Cracovia (TheBoot Factory, 2002) e gli orfani di Kabul (Charlie Chaplin in Kabul, 2003), con occhio attento alle dinamiche sociali e ai meccanismi di sopraffazione. Nel 2014 Filmmaker Festival gli ha dedicato una retrospettiva dal titolo: Camera Gun. Il cinema ribelle di Lech Kowalski.