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FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
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LE MILLE E UNA NOTTE DEL CINEMA
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ARABIAN NIGHTS

ARCOBALENO FILM CENTER

Vol.1 - 27 novembre 2015 21.00

Vol.2 - 28 novembre 2015 21.00

Vol.3 - 29 novembre 21.00

 

Portogallo Francia Germania Svizzera, 2015

DCP, colore, 381 minuti

 

Regia

Miguel Gomes

 

Sceneggiatura

Miguel Gomes

Mariana Ricardo

Telmo Churro

 

Montaggio

Telmo Churro

Pedro Filipe Marques

Miguel Gomes

 

Fotografia

Sayombhu Mukdeeprom

 

Suono

Vasco Pimentel

 

Scenografia

Bruno Duarte, Artur Pinheiro

 

Interpreti

Crista Alfaiate (Sherazade, Maria Punk)

Adriano Luz (Luìs, il sindacalista)

Amèrico Silva (l'uomo dell'FMI, il Gran Visir)

Carloto Costa (Il Traduttore, Paddleman)

Chico Chapas, Luìsa Cruz (Il giudice)

Gonçalo Weddington (Careto Vasco)

Joana de Verona (Figlia del Giudice, Vania)

Teresa Madruga (Luìsa)

Jing Jing Goo (Li Nuam)

 

Produzione

O Som e a Fùria

 

Coproduttori

Shellac Sud (Francia)

Komplizen Film (Germania)

Box Productions (Svizzera)

Agat Film (Francia)

 

Distribuzione in Italia

MFN – Milano Film Network

 

Contatti

 

distribuzione@milanofilmnetwork.it

www.milanofilmnetwork.it

geral@osomeafuria.com

 

ARABIAN NIGHTS

L'evento cinematografico dell'anno. Presentato al Festival di Cannes nella Quinzaine des Réalizateurs, ha conquistato la Croisette e il mondo. I racconti intessuti da Sherazade per distogliere il feroce sovrano dalle sue pratiche sanguinarie, trasportati nel Portogallo (Europa) di oggi, durante gli anni più aspri della crisi economica. La voce della narratrice ci conduce tra i conflitti del nostro tempo, in un mondo di disoccupati e disillusi, sindacalisti e politici, resistenti e marginali, nel quale balenano improvvisi lampi fantastici. Una sirena sulla spiaggia la notte di capodanno, la leggenda di un brigante amato dai suoi concittadini, l'ossessione dei collezionisti di uccellini che  si sfidano a gare di canto. Mentre lei, Sherazade,  volteggia con grazia nell'inquietudine, lascia gli amori,  continua la sua sfida come  un giro di ruota al luna park che fa saltare il cuore in gola.

 

Volume 1, o inquieto (Volume 1. L'Inquiet/Volume 1.The Restless One)

Sherazade racconta al sovrano le storie di un Paese triste, che sogna balene e sirene, dove la disoccupazione cresce, le foreste bruciano ogni notte anche quando piove, i cittadini desiderano soltanto gettarsi nell'Oceano in pieno inverno. Gli animali talvolta parlano ma nessuno li ascolta.

In questo Paese le cose non sono mai come sembrano: gli uomini di potere vanno in giro a cavallo di un cammello e nascondono un'erezione enorme e vergognosa. Aspettano di incassare gli introiti delle tasse per pagare una strega che li aiuti.

 

Volume 2, o desolado (Volume 2. Le desolè/ Volume 2. The Desolate One)

Sherazade continua i suoi racconti. Nel Paese in cui regna la tristezza una giudice piange invece di pronunciare la sua sentenza. Un assassino si teletrasporta in un'altra dimensione per sfuggire ai poliziotti. Una vacca ferita ricordandosi l'esistenza di un ulivo millenario decide di affidargli la sua tragica testimonianza. Gli inquilini di un casermone in periferia salvano dei pappagallini e orinano in ascensore. All'improvviso appare un cane meraviglioso e pieno di allegria, identico a un altro che abitava lì ed è morto tanto tempo prima …

 

Volume 3, o encantado (Volume 3. L'enchanté, The Enchanted One)

Sherazade ha paura di non avere più storie con cui conquistare l'attenzione del Re. Fugge dal Palazzo e si aggira per il Regno in cerca di piaceri e di meraviglie. Suo padre, il Gran Visir, le dà appuntamento alla Grande Ruota del Luna Park. Sherazade ricomincia il suo racconto: quaranta anni dopo la Rivoluzione dei Garofani, nelle vecchie bidonville di Lisbona, una comunità di uomini posseduti da un incantesimo insegna ai loro uccelli come cantare

 

Miguel Gomes (Lisbona, 1972), è uno dei nomi di punta nel cinema contemporaneo. Con un passato da critico, sin dal suo primo film, Questo caro mese d'agosto (2008) - invitato a oltre quaranta festival, e premiatissimo - conquista la critica e il pubblico internazionali. Tabu (2012), il film successivo, in concorso alla Berlinale  (dove vince il premio Alfred Bauer), è una riflessione sul passato coloniale del Portogallo e sugli effetti che ha prodotto nel presente, in cui Gomes mescola  lo stile del cinema muto, i melò, e la realtà di oggi.

 

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