Portogallo, 1982-2015
35 mm, colore, 68’
v.o. portoghese
Regia
Manoel de Oliveira
Cast
Manoel de Oliveira
Teresa Madruga
Maria Oliveira
Urbano Tavares Rodrigues
Sceneggiatura
Manoel de Oliveira
Dialoghi
Augustina Bessa-Luís
Fotografia
Elso Rocque
Suono
Joaquim Pinto
Montaggio
Manoel de Oliveira, Ana Luísa Guimarães
Costretto a vendere la propria casa-labirinto di Rua Vilarinha, a Oporto, Manoel de Oliveira decide, nel 1982, di filmare una “Visita”. La casa che aveva fatto costruire su progetto dell’architetto José Porto era il luogo dove aveva vissuto dal 1940, anno del suo matrimonio, e dove fino a quel momento tutti i suoi film erano stati ideati e avevano preso forma. Chiede allora alla fedele Augustina Bessa-Luís di scrivere un testo cui aggiunge «alcune riflessioni sulla casa e sulla mia vita». Conversazione privata è un film autobiografico di “ricordi e confessioni” – il padre, potente industriale, l’incontro con la moglie e le donne in generale, il soggiorno nelle prigioni salazariane, la vocazione per il cinema - che emergono mentre la macchina da presa esplora meandri e angoli riposti della casa e che il regista ha voluto che rimanesse inedito fino alla sua morte: «Quello con una casa è un rapporto intimo, personale, il luogo in cui stanno le radici di una persona».
NOTE BIOGRAFICHE
Manoel de Oliveira, (1908-2015), nasce e cresce a Oporto. Frequenta un collegio di gesuiti in Galizia, Spagna e quando torna nella sua città natale si iscrive a una scuola di recitazione. Fin da subito la sua attenzione si rivolge al cinema. Influenzato dall’espressionismo tedesco e dall’uso pionieristico che i registi sovietici facevano del montaggio, nel 1931 gira Douro, Faina Fluvial (Douro, lavoro fluviale), sobrio ritratto della vita dei lavoratori di Oporto. Nel 1933 recita in A Canção de Lisboa (La canzone di Lisbona), primo film sonoro del Portogallo. In una filmografia di oltre 60 titoli, tra documentari, cortometraggi e film di finzione, vale la pena di ricordare la "tetralogia di amore frustrato", quattro film adattati da opere di scrittori portoghesi tra cui Francisca (1981) tratto da un romanzo di Agustina Bessa Luís; l'autobiografico Porto da minha infância (2001, Porto della mia infanzia); Um filme falado (2003, Un film parlato); Belle toujours (2006), sorta di sequel di Bella di giorno di Luis Buñuel (1967). Dopo il suo centesimo compleanno, de Oliverira realizza Singularidades de uma rapariga loura (2009, Singolarità di una ragazza bionda), la storia di fantasmi O estranho caso de Angélica (2010, Lo strano caso di Angelica) e il dramma familiare O Gebo e a sombra (2012, Gebo e l'ombra ), tratto da una pièce del 1923 di Raul Brandão.