Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - MARBLE ASS di Zelemir Zilnik
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
EN
FILMMAKER MODERNS
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MARBLE ASS di Zelemir Zilnik
domenica 20 novembre

CINETECA MILANO ARLECCHINO
ore 21.30
alla presenza dell'autore
e di Sarita Matijevic Žilnik e Jurij Medem



Jugoslavia 1995
Betacam, colore, 87'
V.O. Serbo, Inglese
 
REGIA
Želimir Žilnik
 
SCENEGGIATURA
Želimir Žilnik 
 
FOTOGRAFIA
Miodrag Miloševic
 
MONTAGGIO
Vladimir Milenkovic
 
SUONO
Vladimir Stanojevic
 
MUSICA
 Love Hunters,
Zbogom Brus Li, 
Dejan Kijevcanin
 
INTERPRETI
Vjeran Miladinovic, 
Nenad Milenkovic, 
Nenad Rackovic, 
Lidija Stevanovic
 
PRODUZIONE
B92, Beograd
 
CONTATTI
zilnik@hotmail.com
MARBLE ASS di Zelemir Zilnik
Merlyn è una persona trans che condivide l'appartamento nella periferia di Belgrado con Sanela, che fa la prostituta. Dzoni è appena tornato dal fronte della guerra di Bosnia, un po’ di sesso è quello di cui ha bisogno per superare la violenza e il machismo della guerra. «Merlyn cerca di portare la pace nei Balcani, giocando e scherzando con molti ragazzi serbi. Merlyn è un parafulmine che protegge Belgrado, calma i violenti falchi notturni, gli spendaccioni eleganti, gli uomini tristi e solitari, i giovani stalloni arrapati, assorbendo tutta quell’energia che altrimenti andrebbe a colpire ragazzine, madri sole e donne anziane indifese. Tutta questa energia, assieme all’uso delle armi, porterebbe inevitabilmente a spargimenti di sangue. Merlyn raffredda il sangue bollente dei violenti Dinaridi e lo riempie di amore. Johnny torna dalla guerra a casa, a Belgrado. Le sue intenzioni sono apparentemente simili, anche lui vuole raffreddare il sangue bollente, ma lo fa bucando i corpi degli altri con proiettili e coltelli. Questo film è un trattato sui modi diversi usati da Merlyn e Johnny per risolvere i conflitti» (Želimir Žilnik). Ispirato alla figura di una sex worker trans incontrata a Belgrado dal regista, il film celebra le vite della comunità lgbtq nella Jugoslavia del tempo con l'intenzione di spingere le persone a una liberazione in un paese molto conservatore. La sua realizzazione durante la guerra dei Balcani, quando le sanzioni internazionali rendevano difficile anche solo trovare una videocamera, è stata una vera scommessa. (Cristina Piccino)

Želimir Žilnik (Nis, 1942) è regista e sceneggiatore, in oltre 50 anni di carriera ha diretto circa 60 film tra corti e lungometraggi, finzioni e documentari presentati e premiati nei maggiori festival internazionali. Il suo esordio, Early Work (Opere giovanili, 1969) sul movimento studentesco del '68, vince l'Orso d'oro alla Berlinale. Tra i fondatori dell'Onda nera jugoslava, gruppo di cineasti autori di un cinema formalmente spericolato e apertamente critico verso la società jugoslava del tempo, negli anni Settanta dopo i problemi con la censura per Freedom or Cartoons (1972) si “esilia” in Germania dove produce sette documentari oltre a Paradise (1976). Torna in Jugoslavia negli anni Ottanta, lavora per la televisione di Belgrado e Novi Sad, e nel 1984 realizza il film autobiografico Second Generation a cui seguono Pretty Woman Walking trough the City (1985) e The Way Steel was Tempered (1988). Nel corso degli anni Novanta denuncia la violenza e il cataclisma politico che investe i Balcani in Tito's Second Time Among the Serbs (1994) e Marble Ass (1995). Le sue opere più recenti si concentrano sugli effetti dell'attuale capitalismo e sulla condizione dei rifugiati e dei migranti, da Fortress Europe (2000) alla serie di Kenedi a The Most Beautiful Country in the World (2018).
 
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