La vista di un gioco, un camioncino Playmobil del vigili del fuoco, nelle mani del nipotino riporta l'anziano sovrano ormai sul finale della vita alla sua giovinezza, quando era un ragazzo coi riccioli biondi pieno di sogni rivoluzionari a dispetto della sua appartenenza regale. Questa sua ricerca di un altrove lo aveva portato nella caserma dei pompieri, un luogo che schiude ben presto lo spazio dei desideri più segreti. In questa sua “fantasia musicale” attraversata da humor e erotismo, Joao Pedro Rodrgues accende come un piromane le immagini giocando con i generi in assoluta libertà: melodramma, commedia, musical si intrecciano con spudorata irriverenza in una allegoria politica del nostro tempo che mette in dialogo la storia col contemporaneo. Colonialismo, gender, apparenze social scivolano con leggerezza in quella che è soprattutto la storia di un amor (fou). Alfredo, il giovane sovrano incontra Alfonso: il timido giovinetto con l'incarnato di porcellana si fonde con i muscoli di ebano del suostruttore. Alfredo si tormenta per il suo ruolo, per gli obblighi che la sua condizione gli impongono, le cene di famiglia di una esistenza “pubblica” si chiudono quando si devono affrontare dei tabù nell'invisibile privato come in una quinta teatrale. E la passione dei due giovani invece respira nell'aria,nella luce, tra la natura dei boschi che li accolgono come i personaggi di una fiaba in una magia che è quella del cinema.(Cristina Piccino)
João Pedro Rodrigues (Lisbona, 1966) dopo gli studi di Biologia abbandonati per quelli di Teatro e Cinema, e diversi cortometraggi tra cui Parabéns! (1997), esordisce nel 2000 con O Fantasma in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia – divenuto subito un film di “culto”. I vagabondaggi del giovane protagonista nelle vie notturne di Lisbona rivelavano un talento fuoriclasse di irriverenza, umorismo, sensualità. Nel 2005 realizza Odete – presentato alla Quinzaine di Cannes – a cui seguono il cortometraggio China China (2007) – codiretto con João Rui Guerra da Mata; Morrer Como um Homem (2009); Alvorada Vermelha (co-regia João Rui Guerra da Mata, 2011) presentato a Filmmaker; Manhã de Santo António (2012).
Con A Última Vez Que Vi Macau (co-regia João Rui Guerra da Mata 2012), torna a Filmmaker in concorso. Nel 2016 realizza O Ornitólogo, anch'esso presentato a Filmmaker, e nello stesso anno il Centre Pompidou di Parigi gli dedica una personale in occasione della quale gira Où en êtes-vous, João Pedro Rodrigues?.
Fogo-Fátuo (2022) è stato presentato alla Quinzaine di Cannes. Lo stesso anno ha realizzato Onde Fica Esta Rua? (co-regia João Rui Guerra da Mata, ). I suoi film sono stati premiati in numerosi festival internazionali e sono parte della collezione permanente del MoMa – Museum of Modern Art e della Cinematheque svizzera.
Di sé João Pedro dice che voleva diventare un ornitologo.