Una città dove l’orizzonte non si vede mai, sovrastato dai tetti di case che toccano un cielo spento. È questa la Milano dove si muove Milo De Angelis, poeta, scrittore, critico letterario, nato nel 1951, che nelle sue parole racconta lo spaesamento e l’amore nei confronti di un luogo complesso, enigmatico e vitale, ma anche drammatico. «L’antitesi della città eterna».
La Milano di De Angelis è una Milano che il poeta attraversa guardando dai finestrini di un filobus, il 92, preso ogni mattina per vent’anni, partendo dalla Bovisasca, dove vive in una casa con due finestre, fino alla Casa di reclusione di Opera, il carcere dove De Angelis ha insegnato per moltissimi anni, compiendo una specie di Odissea metropolitana, guardando dai finestrini un panorama che sfila e che si trasforma.
Quattro studenti della Scuola Civica hanno raccolto i pensieri di Milo De Angelis, affidati a un registratore, e hanno ascoltato le parole di due suoi allievi, ex detenuti, che proprio nel carcere hanno seguito le sue lezioni, dove insegnava «l’amore per la vita attraverso la poesia» rispondendo alle sue domande e alle sue provocazioni, e mostrando, in cambio, la loro sensibilità e le loro ossessioni. Assistiamo così a un cammino lungo i luoghi della memoria e del pensiero, e insieme al poeta, ci domandiamo: «Che cosa abbiamo visto davvero e che cosa ci è sfuggito». E soprattutto che cosa ha spinto i nostri passi fino al punto in cui ci troviamo. (Antonio Pezzuto)
Samuele Fassina (Buccinasco, 2001) ha frequentato il corso di Documentario della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano. Nel settembre 2021 è stato ammesso al corso triennale di regia dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio, dove tuttora studia.
Cosimo Iannunzio (Benevento, 1989) ha studiato pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Trasferitosi a Milan, si è laureato nel 2016 presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.
Giulia Oglialoro (Saronno, 1992) ha studiato Storia dell'arte all'Università di Bologna e da diversi anni collabora regolarmente con testate online e cartacee. Con lavori che mescolano fotografie e testi poetici ha partecipato a diverse mostre collettive, l'ultima delle quali presso la Casa degli Artisti di Milano. Vive a Brema.
Hedda Paljak (Stoccolma, 1996) dopo aver studiato Storia del Cinema presso l’Università di Stoccolma, nel 2017 ha iniziato a lavorare per varie produzioni di cortometraggi e video musicali svedesi. Si è trasferita a Milano all’inizio del 2020 per studiare la lingua italiana e iscriversi al Corso di Documentario della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano.