Spesso la curiosità di Rappaport scavalca il primo piano, insieme a coloro che ne godono i privilegi, e si concentra su interpreti secondari, ricostruendone le carriere carsiche. Qui il suo sguardo si spinge oltre, decisamente verso lo sfondo, per portare alla luce esistenze ancor più misconosciute: quelle degli oggetti di scena impiegati di volta in volta nelle varie produzioni, patrimonio mobiliare che i vecchi Studios conservavano oculatamente e riciclavano a seconda delle esigenze. Lo sguardo vigile del cinefilo compulsivo si combina qui all'erudizione stravagante e alla passione per la lirica di Rappaport per ricostruire le vicende di una scenografia di palchetti d'opera, rintracciata dapprima in due diversi film di Vincent Minnelli e poi in altri. Un invito a scoprire, per citare il titolo del saggio di cui il video è un estratto, “la vita segreta degli oggetti”: oggetti concreti, che tuttavia esistono davvero solo davanti alla cinepresa, per poi tornare al loro limbo, nei magazzini dei trovarobe.
Mark Rappaport (New York, 1942) è un regista e scrittore indipendente. Ha frequentato il Brooklyn College, dove si è laureato nel 1964. Ha lavorato come montatore prima di dedicarsi al suo primo lungometraggio, il film sperimentale Casual Relations (1974). Negli anni Novanta ha iniziato a lavorare in maniera intensiva con il materiale d’archivio, realizzando film come Rock Hudson’s Home Movies (1992), Exterior Night (1993), From the Journals of Jean Seberg (1995) e The Silver Screen: Color Me Lavender (1997).
Il suo interesse per il romanzo vittoriano, il melodramma e la storia dell’arte è ravvisabile in alcuni dei suoi cortometraggi, tra cui Becoming Anita Ekberg (2014), The Vanity Tables of Douglas Sirk (2014) e Debra Paget, For Example (2016), Sergei/Sir Gay (2016). Dal 2005 vive e lavora a Parigi. Molti dei suoi articoli sono stati pubblicati sulla rivista di cinema francese Trafic, fondata da Serge Daney, e su Cinéma. Ha inoltre pubblicato raccolte dei suoi testi di fiction e non-fiction sia in francese – Le spectateur qui en savait trop, 2008 – sia in inglese – (F)au(x)tobiographies (2013), The Secret Life of Moving Shadows (2014).