Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - TWO FOR THE OPERA BOX
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
EN
FUORI FORMATO - OMAGGIO A MARK RAPPAPORT
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TWO FOR THE OPERA BOX
 
ARCOBALENO FILM CENTER sala 2
ore 21.30
alla presenza dell'autore



prima italiana

Francia 2021
16x9 DV, 17'
V.O.Inglese
 
REGIA
Mark Rappaport
 
SCENEGGIATURA 
Mark Rappaport
 
MONTAGGIO
Mark Rappaport
 
SUONO 
Tito de Pinho
 
NARRAZIONE
Mark Rappaport
 
PRODUZIONE
Mark Rappaport 
 
CONTATTI
marrap@noos.fr
 
TWO FOR THE OPERA BOX

Spesso la curiosità di Rappaport scavalca il primo piano, insieme a coloro che ne godono i privilegi, e si concentra su interpreti secondari, ricostruendone le carriere carsiche. Qui il suo sguardo si spinge oltre, decisamente verso lo sfondo, per portare alla luce esistenze ancor più misconosciute: quelle degli oggetti di scena impiegati di volta in volta nelle varie produzioni, patrimonio mobiliare che i vecchi Studios conservavano oculatamente e riciclavano a seconda delle esigenze. Lo sguardo vigile del cinefilo compulsivo si combina qui all'erudizione stravagante e alla passione per la lirica di Rappaport per ricostruire le vicende di una scenografia di palchetti d'opera, rintracciata dapprima in due diversi film di Vincent Minnelli e poi in altri. Un invito a scoprire, per citare il titolo del saggio di cui il video è un estratto, “la vita segreta degli oggetti”: oggetti concreti, che tuttavia esistono davvero solo davanti alla cinepresa, per poi tornare al loro limbo, nei magazzini dei trovarobe. 

Mark Rappaport (New York, 1942) è un regista e scrittore indipendente. Ha frequentato il Brooklyn College, dove si è laureato nel 1964. Ha lavorato come montatore prima di dedicarsi al suo primo lungometraggio, il film sperimentale Casual Relations (1974). Negli anni Novanta ha iniziato a lavorare in maniera intensiva con il materiale d’archivio, realizzando film come Rock Hudson’s Home Movies (1992), Exterior Night (1993), From the Journals of Jean Seberg (1995) e The Silver Screen: Color Me Lavender (1997).
Il suo interesse per il romanzo vittoriano, il melodramma e la storia dell’arte è ravvisabile in alcuni dei suoi cortometraggi, tra cui Becoming Anita Ekberg (2014), The Vanity Tables of Douglas Sirk (2014) e Debra Paget, For Example (2016), Sergei/Sir Gay (2016). Dal 2005 vive e lavora a Parigi. Molti dei suoi articoli sono stati pubblicati sulla rivista di cinema francese Trafic, fondata da Serge Daney, e su Cinéma. Ha inoltre pubblicato raccolte dei suoi testi di fiction e non-fiction sia in francese – Le spectateur qui en savait trop, 2008 – sia in inglese – (F)au(x)tobiographies (2013), The Secret Life of Moving Shadows (2014).

 

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