«Una rivoluzione». Così Marianna Schivardi definisce la possibilità, emersa sul finire del secolo scorso, di catturare immagini con una facilità fino allora impensabile. Possibilità che spinge la giovane regista a lasciare casa e attraversare il mare, per andare lì dove la guerra era una realtà, una ferita aperta che chiedeva attenzione. Inizia così Balkanica, con i vecchi nastri inutilizzati di Schivardi, che presto però rende nota la sua intenzione attuale: tornare in quei luoghi, capire cosa è rimasto, rientrare in contatto le persone che avevano segnato quella sua fortissima esperienza. «Mi piaceva che non avevi piani, che non sapevi bene cosa cercassi» le dice un amico di allora, oggi regista. Pian piano, attraverso la voce narrante di Schivardi e le parole degli altri, in un andirivieni tra passato e presente, un quadro prende forma. Prima a Belgrado, poi a Sarajevo. Ci sono gli edifici sventrati dalla guerra, i colpi che aprono voragini nelle superfici, ma ancora di più c’è il tentativo di vivere con e nonostante il conflitto. La cineteca, con il filo rosso della conservazione della memoria; l’enclave in Kosovo dove vivono gli “esclusi” dalla città, un luogo del cuore per la regista. E poi, quel gruppo di amici filmmaker con cui si era condiviso qualcosa di importante, attimi di leggerezza accanto al disastro - i loro volti allora, così sfacciatamente giovani, e i loro volti oggi, nel mezzo è passata una vita. Ma le parole tornano ancora su quella ferita mai guarita, e su quel potere di testimonianza che solo il cinema possiede. (Lucrezia Ercolani)
Marianna Schivardi (Brescia,1972) è regista di videoclip e documentari. Tra i suoi lavori Il Grande Fardello (2004), parodia del reality show Il Grande Fratello girata nel carcere di San Vittore e 69 Bites (2008), realizzato dietro le quinte di un film pornografico. Entrambi i film sono stati selezionati da diversi festival nazionali ed internazionali. È autrice per la televisione e docente di Regia presso la Nuova Accademia Di Belle Arti di Milano (Naba) e di sceneggiatura presso Ied Milano. Ha inoltre realizzato Work Hard, Party Harder, una serie di Short Movie per Elita Festival; I Against I - Short Movie per “Wired”; Always and Never (2010) video ritratto del fotografo Ari Marcopolus; Grandi Opere (2009), documentario sull’artista Arnaldo Pomodoro.