Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - ON A EU LA JOURNÉE, BONSOIR di Narimane Mari
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
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ON A EU LA JOURNÉE, BONSOIR di Narimane Mari
domenica 20 novembre

CINETECA MILANO ARLECCHINO
ore 19.30
alla presenza dell'autrice


prima italiana


Francia, 2022 
HD, colore, 61' 
V.O. Francese, Inglese 
 
 
REGIA 
Narimane Mari

INTERPRETI 
Michel Haas
 
SCENEGGIATURA 
Narimane Mari, 
Michel Haas

FOTOGRAFIA
Narimane Mari,
Nasser Medjkane, 
Antonio Boischot
 
MONTAGGIO 
Narimane Mari

SUONO
Narimane Mari, 
Antoine Morin, 
Benjamin Laurent

PRODUZIONE 
Centrale Électrique

PRODUTTORI 
Narimane Mari,  
Olivier Boischot,  
Michel Haas

CONTATTI
pascale@pascaleramonda.com 
centralectrique@gmail.com 
ON A EU LA JOURNÉE, BONSOIR di Narimane Mari
Come raccontare la storia di un amore e di una perdita? In che modo riguardare le immagini di una vita assieme, di una complicità profonda, dei luoghi intimi di una relazione? Lui è Michel Haas, artista, lei è Narimane Mari, la regista di cui è stato a lungo il compagno: «La morte è un'avventura, l'ultima, e noi la viviamo» dice l'autrice. E se non ci fosse una “fine”? Eccoci allora nelle strade di Marsiglia con la luce del sole e gli incontri bizzarri che parlano di sogni. E nella casa che i due abitano fra gli oggetti d'arte, le sculture degli animali create da lui insieme alle figure di carta. E poi le confidenze, gli sguardi spensierati, le passeggiate sui viali, le parole (e i silenzi) sussurrati nei giorni della malattia. Frammenti, scorci, corpi in movimento: il tempo si dilata, fa una piroetta, si ferma, riprende a muoversi nei piccolissimi dettagli di ogni gesto che l'accompagna. Il mare appare con la sua dolcezza, una canzone fa andare il cuore lontano. L'autrice ci porta delicatamente dentro a un universo poetico e insieme quotidiano che ha quasi la forma di una fiaba seguendo un ritmo che è quello dei sentimenti sempre intrecciato però alla  dimensione filmica, al desiderio di trovare una narrazione alla sua materia. Non sono mai tristi questi segmenti di una vita che esplodono teneramente nella loro vitalità. Perché è la vita ciò di cui cerca le tracce, e ciò che rimane con la sua energia nei legami, negli sguardi, in ciò che si è trasformato. Nell'invenzione continua di un essere (insieme) che ne esprime il senso più profondo. (Cristina Piccino)

Narimane Mari (Algeri,1969) ha fondato Centrale Electrique per accompagnare i film di quei registi e artisti che con la propria visione del mondo provano a raccontare liberamente il reale nella storia contemporanea. Lei stessa regista e artista lavora sui linguaggi esplorando le forme del racconto e gli spazi della percezione. I suoi film, Prologue (2007), Loubia Hamra (Bloody Beans, 2013), Holy Days (2019), Le Fort de Fous (2017) sono stati presentati e premiati in molti festival internazionali. 
Con On a eu la journée, bonsoir ha vinto il Grand Prix della competizione francese e il premio CNAP al FID Marseille 2022. 
Come produttrice ha realizzato Dans ma tête un rond-point (2015) e 143 rue du désert (2019) di Hassen Ferhani; Atlal (2016) di Djamel Kerkar; Fragments de rêves (2017) di Bahia Bencheikh El Fegoun; The End and the Means di Pawel Wojtasik (2018). Sta sviluppando Luciole dans le noir du temps di Djamel Kerkar, Witch di Bahia Bencheikh El Fegoun e Récits d’Elissa di Aude Fourel.
 
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