Per cogliere il sacro come divinità diffusa nel paesaggio bisogna mettersi in ascolto, arrivare nel giusto luogo, compiere le azioni prescritte. Una voce sorgerà e avrà qualcosa da dire, le sarà impossibile controbattere. L’essere umano è l’anomalia e le conseguenze sono inevitabili.
Tra il remoto passato e oggi è la potenza racchiusa nella natura a legarci ancora, nel suo silenzio che non è mai un completo silenzio, nella perentorietà della sua presenza. È qui che gli esseri umani – rappresentati da quattro donne di diverse generazioni – possono cercare un riposizionamento, rendendosi testimoni di presenze che sfuggono ai nostri calcoli.
Alberto Baroni (Brescia, 1986), dopo la laurea magistrale conseguita all’Università degli Studi di Milano con una tesi su
Fury di Fritz Lang, inizia a lavorare come filmmaker indipendente. Realizza documentari, web-doc, corporate e spot ricoprendo i ruoli di regista, operatore, montatore e colorist. Collabora con il C.T.U. (Centro Televisivo Universitario) dell’Università degli Studi di Milano, contribuendo alla realizzazione di documentari e spot per l’Ateneo. Nel 2015 dirige il suo primo cortometraggio,
Impero, e nel 2017 presenta a Filmmaker Festival il cortometraggio in lingua inventata
Carro. Nel 2018
Carro vince il premio per la Miglior Fotografia a Valdarnocinema Film Festival. Nello stesso anno, il cortometraggio
Efeso viene presentato in numerosi festival nazionali e internazionali, e nel 2019 vince il premio per il Miglior Film al Brianza Film Corto Festival.
LE – TOI – ILE partecipa in competizione a Filmmaker Festival nel 2019 e vince il premio Best Sound Design all’Hermetic International Film Festival. Dal 2018 scrive per la rivista di cinema online Gli Spietati.
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