Il migrante che attraversa il Mediterraneo per cercare una nuova vita in Europa e che invece trova la morte nelle acque del mare è un'immagine simbolo di quella che si definisce “necropolitica”: la logica della frontiera e la sovranità degli Stati europei ne sono un esempio. Da qui nasce I cannibali: un corpo dentro un acquario diviene il simbolo dell'umanità intera, oggi sospesa tra il potere delle nuove tecnologie e la necessità di un cambiamento per non estinguersi distruggendo il pianeta.
Titta Cosetta Raccagni (Milano, 1975) dopo la laurea in Storia del Cinema, alla Civica di Milano, collabora, tra gli altri, con Alina Marazzi, Gabriele Salvatores, Luca Bigazzi, Francesca Comencini. Artista e attivista, lavora nella sperimentazione realizzando documentari, corti, videoinstallazioni. Da persona gender fluid negli ultimi anni ha focalizzato la propria ricerca sull'identità, la sessualità e la pornografia esplorando al contempo altri linguaggi artistici. Nel 2006 realizza Lezioni di anatomia a cui seguono: Dalle mani, racconto della Cambogia (2009); Martesana le stagioni in città (2010-2015). Nel 2016 realizza Diario blu(E).