Parigi, un bar, la notte. In primo piano si parla di cinema: Film socialisme e Godard, come posizionarsi nella vita da cineasti, come costruire con la vita … E poi si parla degli algerini e dei palestinesi, di Atene dove i ragazzi si rivoltano, tirano molotov e cantano e la polizia ha ucciso un adolescente di 15 anni. Del deserto e di Jim Jarmusch. Della massa e degli spettatori: “Il film mi guarda”. Dell'anarchia e di Moby Dick. Ma il cinema è già lì intorno, nella danza seduttiva di Elisabeth che gioca col jazz dentro al bar, nelle chiacchiere delle ragazze fuori dal bar, nel desiderio, nell'allegria. In un istante che non si ripete mai uguale ancora prima di accendere la macchina da presa.
Nicolas Klotz (Parigi,1954) e Elisabeth Perceval (Nanterre) hanno realizzato 12 lungometraggi a cui si aggiungono molti medio e cortometraggi, video e installazioni. Attraverso le loro immagini perseguono una ricerca che vuole interrogare sia la forma cinematografica che le trasformazioni del mondo contemporaneo.
Tra il 2000 e il 2012 completano la Trilogie des Temps Modernes composta da Paria; La Blessure; La question humaine, a cui si aggiunge Low Life (2011).
Con L'Heroïque Land (2017) raccontano un anno passato nella Jungle a Calais. Tra il 2016 e il 2017 realizzano Mata Atlantica e Vendredi 13, presentati entrambi a Filmmaker.
Il Centre Pompidou di Parigi dedicherà al loro lavoro una grande retrospettiva nel 2021.