Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - HOW DID MY EYES GO BLIND?
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
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HOW DID MY EYES GO BLIND?
prima mondiale
 
Italia, 2020
16:9, colore, 5' 40''
no dialoghi
 
REGIA:
Micol Roubini
 
FOTOGRAFIA:
Davide Maldi
 
MONTAGGIO:
Micol Roubini
 
PRODUZIONE:
L'Altauro
 
CONTATTI:
micolroubini@gmail.com
 

 

HOW DID MY EYES GO BLIND?
“Come hanno potuto i miei occhi diventare ciechi?”. La domanda, inespressa, è quella che un falco fa a sé stesso. Un ragazzo lo ha catturato e adesso lo tiene ben stretto a sé. La macchina da presa va dietro ai passi sicuri del giovane con l'animale sulla spalla: le due creature sembrano quasi un unico corpo. Non è però il punto di vista dell'umano che assume la regista ma quello dell'animale: è col falco che si identifica il suo sguardo, da lui, dalla sua voce e dai suoi pensieri muti scaturisce una possibile narrazione. Cosa dice, dunque il falco? “Ci osserviamo da giorni, rispettando la reciproca distanza; tra un ramo e l’altro, tra un masso e la sorgiva. Attendiamo semplicemente, curiosi l’uno dell’esistenza dell’altro… Sebbene non me l’aspettassi, non è stato per mia disattenzione, quanto più per questa inconfessabile tensione che ci unisce. Non ho nemmeno cercato di evitare che mi legasse a sé, con quel laccio che mi impedisce di volare. E tuttavia, solo ora, mentre procediamo lungo la traccia della ferrovia e il suo passo si mantiene calmo, avverto un irrefrenabile desiderio di fuga. Sento il battito del suo corpo, stabile, e il mio affanno. Già le voci del bosco sono lontane e con esse il filo dei miei pensieri”.
Noi spettatori non lo sentiamo, possiamo solo immaginare questo scarto in uno spostamento di prospettiva che muta la rappresentazione del mondo; e quello “sguardo animale” diventa una forma di resistenza ai dogmi per la libertà dell'immaginario.
 
Micol Roubini (Milano, 1982) si è diplomata in Pittura nel 2007 presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e in Tecnologie dell’audio presso la Scuola Civica di Musica Milano. Dal 2006 lavora come artista e filmmaker, realizzando video, installazioni sonore e multimediali che espone in diverse mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. La sua ricerca, basata sull’analisi delle stratificazioni culturali, sociali, politiche ed economiche di una data realtà, è incentrata sul rapporto tra memoria e oralità, sui territori marginali e la loro antropizzazione, sugli elementi di transizione e conflitto, sulle migrazioni interne. Dal 2010 ha collaborato con l’artista Lorenzo Casali, nel duo Casali+Roubini. Nel 2017 ha fondato L'Altauro dando inizio così inizio a un percorso di produzione e realizzazione di lavori di arte, cinema e documentario d’autore. Il suo primo lungometraggio, La strada per le montagne, è stato presentato in competizione internazionale al 41esimo Cinema du Réel a Parigi nel 2019, ha vinto il Premio Corso Salani al 31esimo Trieste Film festival ed è stato presentato Fuori concorso a Filmmaker.
 
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