Una piccola viaggiatrice siede sulla riva di un fiume e legge il racconto della fine del mondo. Le parole dell’apocalisse ricordano quelle del “mito degli animali intelligenti” raccontato da Nietzsche («In un angolo remoto dell’universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari c’era una volta un astro, su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza...»): a estinguere l’uomo è stata una legge che tutto frantuma nel suo meccanicismo perentorio: la volontà di dominio. Ciò che rimane del suo passaggio sono relitti di costruzioni ormai diventati macerie, ruderi, ulteriormente sminuiti dall’avanzata di un paesaggio di cui non è mostrato l’aspetto crudele, predatorio, quanto il mistero, insondabile, delle varie forme in cui la natura si rivela e del loro comportamento.
Per trasmetterci tutto questo il film cerca innanzitutto di farci vivere l’incanto della visione, sia ricorrendo a una narrazione liquida, sfrangiata, incurante dei diversi piani di realtà (è difficile stabilire se si tratti di ricordi, di allucinazioni, o di sogni) sia liberandoci dai diktat di un’abitudine del guardare che, per eccesso di sollecitazioni, ci porta a credere di poter comprendere quel che c’è in un’immagine già nel giro di pochissimi secondi: ecco spiegato l’uso del long take (spazi aperti in campi lunghissimi) e l’immobilismo scenico. L’estenuazione della durata di ripresa, necessaria per cogliervi all’interno impercettibili movimenti, dà modo a chi guarda di affrontare la visione come se fosse di fronte a un quadro da esplorare, in cui l’occhio si perde.
Alberto Baroni (Brescia, 1986) lavora come filmmaker indipendente. Realizza documentari, web-doc, spot e video promozionali ricoprendo i ruoli di regista, operatore, montatore e responsabile alla post-produzione. Ha collaborato con il CTU (Centro Televisivo Universitario) dell’Università degli Studi di Milano, contribuendo alla realizzazione di documentari e spot per l’ateneo. Nel 2015 dirige il suo primo cortometraggio, Impero. Nel 2017 ha diretto Carro, nel 2018 Efeso e nel 2019 LE-TOI-ILE tutti presentati a Filmmaker nel concorso Prospettive.