Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - LIEDER VON ZUHAUSE
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
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LIEDER VON ZUHAUSE
prima mondiale
 
Italia, 2020
FullHD, colore, 63'
v.o. Arabo, Tedesco, Italiano, Inglese
 
REGIA:
Laura Bianco
 
FOTOGRAFIA:
Laura Bianco
 
MONTAGGIO:
Laura Bianco
 
PRODUTTORI:
Marco Longo
Fulvio Lombardi
 
PRODUZIONE:
Berenice Film
 
CONTATTI:
prod@berenicefilm.com

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LIEDER VON ZUHAUSE

“Regista” di una scena da lui creata, Hadi ha 12 anni, e il suo incontro con Laura Bianco nasce proprio dalla “messa in scena” che lui le chiede di filmare – un dialogo immaginario in forma di musical con la madre lontana, che apre Lieder von zuhause. Insieme al fratello diciottenne Talaat, che si prende cura di lui, Hadi vive a Friburgo: rifugiati siriani, sono in attesa che i loro genitori possano raggiungerli in Germania. Dopo questo primo incontro, è la regista a imbracciare la telecamera tentando di filmare la loro vita, l'attesa, i giochi e i litigi, il progressivo inserimento nella società tedesca. Ma qualcosa sfugge alle immagini, e le eccede: Hadi comincia a mostrare insofferenza per la presenza della telecamera, forse per un ruolo di cui si sente prigioniero e che non vuole interpretare. Prende in mano lui la telecamera, ma neanche questo funziona, e cancella tutto quello che aveva filmato. “Mi chiedevo: cosa ho fatto finta di non vedere?” si domanda l'autrice “Non avevo saputo stare dentro né fuori dalla tua storia” - dice la sua voce fuoricampo rivolta al piccolo protagonista. Proprio nello spazio lasciato vuoto dalle immagini si colloca il senso della costruzione di un rapporto – un processo faticoso, pieno di difficoltà, che impone di rimodulare continuamente i propri progetti, o perfino di rivoluzionarli. E che può avverarsi anche nel buio, senza bisogno di immagini o parole, in un incontro sotto forma di canzone.

Laura Bianco (Milano, 1990) è una filmmaker, montatrice e artista visiva. Laureata in Media Design e Arti Multimediali alla NABA di Milano, la sua ricerca si sviluppa tra documentario e cinema sperimentale. I suoi lavori sono stati proiettati in vari festival cinematografici, eventi culturali e gallerie fotografiche in Italia e all'estero. Blue Womb (2014), codiretto con Hanna Thomschke, è ambientato a Lago, in Veneto. Con Déjà vu (2015) ricostruisce la storia della propria famiglia nell'arco di una giornata: quella della morte del nonno.

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