Germania, Italia 1954
35mm, b/n, 82'
v.o. Inglese
REGIA:
Roberto Rossellini
SCENEGGIATURA:
Sergio Amidei, Franz Treuberg, Roberto Rossellini
dalla novella Angst di Stefan Zweig
INTERPRETI:
Ingrid Bergman, Mathias Wieman, Renate Mannhardt, Kurt Kreuger, Elisabeth Wischert, Gabriele Seitz
FOTOGRAFIA:
Carlo Carlini
MONTAGGIO:
Jolanda Benvenuti, Walter Boos, Heinz Schnakertz
MUSICA:
Renzo Rossellini
PRODUZIONE:
Aniene Film, Ariston Film
CONTATTI:
CSC – Cineteca Nazionale
Dalla novella di Stefan Zweig, è l'ultimo film di Rossellini interpretato da Ingrid Bergman. Una donna tradisce il marito il quale ingaggia un'attrice per indurla a confessare. Rossellini trasferì l'ambientazione dall'Austria dei primi del '900 del racconto alla Germania degli anni Cinquanta. Sul set girò due negativi: uno gli servì per montare la versione tedesca, Angst, l'altro quella internazionale, Fear, uguale alla prima versione italiana, successivamente rimontata in una seconda versione col titolo Non credo più all'amore.
“La paura del titolo è anche quella di una nazione incapace di affrontare la propria ricostruzione morale (...) È tuttavia difficile resistere alla tentazione di vedere, nello scienziato che usa la moglie come cavia, anche un doppio del regista che utilizza l'attrice - di nuovo sua moglie - appunto come cavia. Sin dai tempi di Stromboli, per sperimentare un nuovo linguaggio, senza indietreggiare di fronte alla certezza di distruggerla come diva e metterla a nudo come donna. (Elena Dagrada)
Roberto Rossellini (Roma, 1906-1977) è uno dei padri del neorealismo italiano. Il suo primo film, La nave bianca, è del 1941, seguito da Un pilota ritorna (1942) e L'uomo dalla croce (1943). Roma città aperta (1945) è il film con il quale, secondo le parole di Martin Scorsese, Rossellini “cambia il modo in cui il mondo vede il cinema”. Dell'anno successivo è Paisà, un'incursione nell'Italia – dal Sud al Nord – negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale. Nel 1948 gira Germania anno zero, ambientato fra le macerie di Berlino all'indomani della guerra. Lo stesso anno inizia la sua relazione sentimentale e professionale con Ingrid Bergman, che dirigerà in Stromboli (Terra di Dio) (1950). Dello stesso anno è Francesco, giullare di Dio a cui seguono Europa 51 (1952), Viaggio in Italia (1953), un episodio del film collettivo Siamo donne (1953) e La paura (1954). Nel 1959 vince il Leone D'oro della Mostra del Cinema di Venezia con Il generale Della Rovere. Negli anni sessanta comincia il suo lavoro in televisione con una serie di film e documentari a episodi, tra i quali La presa del potere da parte di Luigi XIV, Socrate (1970), L'età di Cosimo de' Medici (1973). Il suo ultimo film, realizzato nel 1975, è Il Messia.