L’eremita è una figura scissa a livello archetipico: da un lato, vive intensamente la crisi che in lui si è prodotta cercando di riplasmare completamente il proprio essere; dall’altro, in termini opposti e conflittuali, rimpiange ciò che di bello è andato perduto nel proprio passato, o quantomeno le relazioni che non sono state risolte. In ogni caso, la via dell’eremita resta quella spiritualmente più elevata per il riconoscimento del Sé interiore, di quell’anima bambina con cui lo stesso Efeso gioca a dadi. Efeso è un film che comincia nell’ombra, prosegue come un lungo itinerario nelle tenebre e, attraverso un percorso d’identificazione e affermazione, arriva fino a una luce che si apre. In questo lavoro, il suono di una lingua sconosciuta si unisce alla statica imponenza delle immagini per creare una dimensione arcana e sospesa nella quale si dipanano i capitoli di questa sofferta avventura dello spirito.
Alberto Baroni (Brescia, 1986) lavora come filmmaker indipendente. Realizza documentari, web-doc, spot e video promozionali ricoprendo i ruoli di regista, operatore, montatore e responsabile alla post-produzione. Ha collaborato con il CTU (Centro Televisivo Universitario) dell’Università degli Studi di Milano, contribuendo alla realizzazione di documentari e spot per l’ateneo. Nel 2015 dirige il suo primo cortometraggio, Impero. Nel 2017 ha presentato a Filmmaker Festival, nella sezione Prospettive, il progetto Carro.