ARCOBALENO FILM CENTER
19.15 - PROSPETTIVE
Italia, 2016
HD, 16mm, colore e b/n, 25'
V.O. Italiano
REGIA
Maria Giovanna Cicciari
SCENEGGIATURA
Maria Giovanna Cicciari
FOTOGRAFIA
Emanuele Spagnolo
SUONO
Mario Amelio
PRODUTTORE
Rino Sciarretta
PRODUZIONE
Zivago Media
CONTATTI
zivagomedia@gmail.com
Prima Italiana
Il 6 febbraio del 1783, nel cuore della notte, Johann Wolfgang Goethe sveglia il suo cameriere per chiedergli se non abbia visto nulla di strano in cielo. Lo mette in guardia dicendogli: «Ascolta, noi siamo in momento solenne; e in questo istante v’è stato, o sta per esserci, un terremoto». Che infatti si verifica, colpendo però l'Italia. Le cronache dell'epoca, redatte dagli studiosi che hanno dato conto a Ferdinando IV di Borbone dei danni del sisma, lo ricordano come il terremoto di Messina, anche se colpì in realtà soprattutto la Calabria, uccidendo circa la metà della popolazione e distruggendo centinaia di centri abitati. Maria Giovanna Cicciari riparte proprio da queste cronache, conservate nella biblioteca dell'Università Federico II di Napoli, confrontandole con il paesaggio attuale, per ritrovare le tracce di quel sisma. Il cinema si fa dispositivo che permette a passato e presente di toccarsi, dando così modo a suggestioni lontane di riaffacciarsi sotto forma di visioni ritrovate.
Maria Giovanna Cicciari (Milano, 1983) vince nel 2012 il premio della giuria al Torino Film Festival con il cortometraggio In nessun luogo resta. Nel 2014 presenta Hyperion al festival Filmmaker di Milano e nel 2016 alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro. Una prima versione di Atlante 1783 è stata presentata nella sezione SIC@SIC della Settimana della critica in occasione della 73° Mostra del cinema di Venezia. La versione presentata a Filmmaker ha avuto la première internazionale al festival Doclisboa nell'ottobre 2016. Dal 2013 collabora con la danzatrice Annamaria Ajmone al progetto Radura.