Born to Lose è un ritratto glorioso e struggente di Johnny Thunders, leader dei New York Dolls e degli Heartbreakers, morto a soli 39 anni.
Enigmatico ritratto di Aukai Collins che, convertitosi all'islamismo in prigione, ha intrapreso un lungo processo di addestramento per una "guerra santa" contro i Talebani.
Girato in soli otto giorni in Afghanistan, è l'appassionante resoconto del tentativo di portare il cinema in mezzo ai bombardamenti.
Dopo il film d'esordio Sex Stars, andato perduto, Kowalski realizza il canto funebre del punk: nel 1978 i Sex Pistols sbarcano negli USA per una breve tournée negli stati del sud.
Il capolavoro di Kowalski è un film spaccato in due tra la testimonianza della madre del regista, deportata in un campo di lavoro sovietico.
La tranquillità della campagna polacca viene bruscamente interrotta dalle trivelle delle compagnie petrolifere che la setacciano per estrarre il Gas di Scisto.
A partire dal materiale girato per Born to Lose, Kowalski ritaglia intorno al bassista dei Ramones uno sfaccettato ritratto autobiografico.
La finale dei mondiali di calcio 2006 tra Italia e Francia si trasforma nello scenario ideale per un documentario ironico e affettuoso sulla natura umana.
Nell'estate del 1989 gli homeless del Lower East Side di New York hanno trasformato Tompkins Square in una tendopoli.
Film d'artigianato anarchico, The Boot Factory conferma l'interesse del regista per gli outsider e i reietti, ma anche la passione verso tutti coloro che si oppongono al sistema.
Kowalski percorre la più antica autostrada europea, costruita da Hitler per facilitare l'invasione della Russia durante la Seconda guerra mondiale.
Diario di viaggio costituito da 79 capitoli autonomi, visionabili in ordine sparso a formare innumerevoli variabili narrative.