CINETECA MILANO ARLECCHINO
CONCORSO INTERNAZIONALE
TARA di Volker Sattel e Francesca Bertin
19.00
Domani vi aspettiamo per un nuovo appuntamento con il nostro #ConcorsoInternazionale. Questa volta restiamo in Italia, con Volker Sattel e Francesca Bertin che ci trasportano sulle rive del fiume Tara, torrente che scorre a pochi metri da orizzonti ben più noti e molto meno bucolici: quelli su cui si staglia il profilo dell’Ilva di Taranto.
Entriamo così in un mondo parallelo, in cui il fiume è il grande protagonista, e dove leggenda narra che le sue acque abbiano antiche proprietà curative. Attorno a esso si raccoglie una comunità, si intrecciano natura, spazi di socialità e storia. Dalle sue sponde nasce una spinta alla cura, umana e ambientale, affascinante e ipnotica. Al Tara torna anche chi cerca di rifarsi una vita dopo gli anni passati a respirare sostanze nocive, in quella che non è ingenuità, ma resistenza tenace nel voler trovare un senso possibile del mondo, nel difendere spazi, luoghi e rituali esistenti da prima dell’acciaio, degli sversamenti e delle indagini.
Sattel e Bertin costruiscono un film, che è quasi un’inchiesta etnografica, fatto di dualismi estremi: sacro e profano, idillio e industria sfrenata. È nel farlo ci chiedono, è ancora possibile un equilibrio tra esseri umani e natura?
RETROSPETTIVA RUTH BECKERMANN
17.30
SUDDENLY, A STRIKE
Ruth Beckermann e Josef Aichholzer sono in una sala con alcuni operai della Semperit, una fabbrica che produce pneumatici. Una presenza eccentrica quella dei filmmaker, in un periodo culturale nel quale i registi austriaci preferiscono girare documentari sulla natura anziché entrare in contatto con quei movimenti che provano a destabilizzare le rigide regole della società industriale. Beckermann e Aichholzer sono là, complici con la loro 16mm, tra i lavoratori che discutono e analizzano la situazione presente.
THE STEEL HAMMER OUT THERE ON THE GRASS
Tre anni dopo, si aggiunge alla regia anche Michael Stejskal, Bckermann e Aichholzer tornano a riprendere e ascoltare le rivendicazioni dei lavoratori. Le prime immagini coinvolgono diecimila persone che sfilano nella città di Judenburg per protestare contro la progressiva dismissione dell'acciaieria locale. Nuovamente Beckerman e Aichholzer trasformano il prodotto audiovisivo in una specie di spazio pubblico aperto all'intervento di una collettività pronta a condividere i propri ideali. Un lavoro apparentemente facile, con interviste e immagini che definiscono la scena dell'azione. In realtà, è un documentario che si rivela complesso e drammatico.
ARCOBALENO FILM CENTER
PROSPETTIVE 19.30
Quattro le Prospettive in programma domani, tutte e quattro al femminile. Sono voci che ci parlano dell’oggi attraverso i linguaggi e le wave che prendono piede online, come AHE GAO di Federica Zotti. Oppure lo fanno attraverso riflessioni su pandemia e solitudine, un soliloquio che può anche diventare dialogo come in Attraversando "strada a senso unico" - viaggio intorno alla casa della mia vita di Aura Ghezzi, che si illumina di suggestioni, piccoli accadimenti aprono squarci di mondi. Luana Giardino in Rumore ci fa entrare invece nella vita dei ragazzi di Laboratorio silenzio, un’associazione composta da persone sorde e udenti durante un’esplorazione del Magnodeno, in provincia di Lecco. Acasa di Rebecca Grigore, infine, ci porta negli archivi di famiglia: dietro la telecamera c’era suo padre, Nicolae Eugen Grigore, e dietro le immagini il racconto di un uomo che nel 1996 decide di lasciare la Romania per cercare una vita migliore in Italia
FILMMAKER MODERNS 21.30
Le Armonie di Werckmeister di Béla Tarr