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FUORI FORMATO: AMOS VOGEL – PROGRAMMA N.1 UN'EDUCAZIONE SOVVERSIVA
Werner Herzog lo definì «la coscienza morale del cinema» e il suo saggio Il cinema come arte sovversiva (1974) ha influenzato e influenza ancora generazioni di programmatori e curatori cinematografici di tutto il mondo. Quest’anno, nel centenario della sua nascita, Filmmaker omaggia l'autore viennese e fondatore nel 1947 a New York del leggendario Cinema 16, il più grande cineclub d'America, poi fondatore del New York Film Festival. Domani, lunedì 15 novembre, potrai vedere il primo dei tre programmi costruiti dal curatore Tommaso Isabella con film di Dick Roberts, Jacques Vausseur, Theodor Erismann, Ivo Kohler, Pontus Hulten, Hans Nordenström, Robert Breer, Sidney Peterson, Joseph Cornell, Larry Jordan e Maya Deren.
In collaborazione con Forum austriaco di Cultura Milano.
Grazie a Österreichisches Filmmuseum.
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IL COMING OF AGE DI JAY ROSENBLATT E DEMETRIO GIACOMELLI
Il Concorso internazionale prosegue per tutta la settimana al cinema Beltrade e domani, lunedì 15 novembre, ore 19.30, in sala ci sarà Demetrio Giacomelli, uno dei giovani talenti sostenuti da Filmmaker negli ultimi anni, che presenta in anteprima mondiale il suo nuovo film, The Kennnel.
Lo sguardo del cane di famiglia, ormai anziano, diviene un mezzo per osservare il mondo “obliquamente”, tra archivi, poliziotteschi anni 70 e visioni personali.
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Nello stesso programma c'è How Do You Measure a Year?, il Boyhood di Jay Rosenblatt: per diciotto anni, nel giorno del suo compleanno, il regista americano, tra i nomi di punta del cinema indipendente, filma sua figlia Ella che deve rispondere alle alle domande del padre, sempre le stesse. A ogni nuovo appuntamento scopriamo una Ella differente, che dalla bimba con gli occhioni azzurri e i boccoli biondi dei primi anni ci svela la ragazza alle prese con gli interrogativi sul futuro, sul tempo che passa, sulla crescita, sull'amore.
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PROSPETTIVE CON L'ESORDIO DI NICOLÒ BRAGGION E JACOPO MUTTI Nel lessico infantile degli autori “Arimo” era il segnale per fermare il gioco quando qualcuno si faceva male. Ma la parola che dà il titolo al film di Nicolò Braggion e Jacopo Mutti nel concorso Prospettive di domani (lunedì 15 novembre, Arcobaleno Film Center, ore 21.30) è anche il nome di una comunità per minori alla periferia di Milano dove arrivano ragazzi allontanati dalle famiglie, che hanno commesso reati, stranieri non accompagnati, e col tempo imparano a vivere assieme. Gli autori ne seguono il quotidiano per un anno lavorando insieme a loro con un laboratorio di cinema. E attraverso i ruoli che ciascuno dei giovani protagonisti interpreta affiorano insieme ai “miti” di ciascuno frammenti di vissuto, una fragilità comune, l'incertezza di cosa avverrà una volta fuori di lì.
>>>> Recupera L'INTERVISTA A GIOVANNI MADERNA che oggi, domenica 14 novembre |