ON VA TOUT PÉTER – Concorso Internazionale
“On va tout péter”: faremo esplodere tutto! Lech Kowalski torna a Filmmaker con uno dei film politicamente più esplosivi dell'anno in cui documenta la protesta degli operai che hanno occupato la fabbrica di pezzi di ricambio per automobili GM&S. Armato di telecamera, entra nello stabilimento con gli operai per filmare la loro battaglia e poi li segue all'esterno verso altre fabbriche, nelle piazze e nelle strade della Francia. Condivide con loro le lunghe giornate di attesa e l'organizzazione della loro lotta, cambia il progetto originario, tenendolo segreto anche alla produzione (della tv culturale Arte) e infine viene arrestato durante le riprese ed è costretto ad affrontare un processo.
Un racconto della Francia e dell'Europa di oggi, appassionato ed energico; una lotta al ritmo di blues e rock'n roll.

venerdì 22 novembre
cinema Beltrade
ore 21.30
a seguire incontro con l’autore, Jean Marc Ducourtioux, uno dei protagonisti della lotta e del film e i lavoratori della CNH/Fpt Industrial di Pregnana Milanese
Nato nel 1959 a Toronto e autore di oltre ottanta film dal 1980, Mike Hoolboom è tra i più significativi registi canadesi di oggi. I suoi film sono composti da home movies, materiali d'archivio, hand-processed films o documentari sperimentali che il programma curato da Lorenza Pignatti rappresenta liberamente a partire da Hiro (2004), che racconta l’ossessione atomica del fotografo giapponese Hiro Kanagata, sino a In 1974 (2017), storia della Ferrania attraverso i color test e a Nursing History, dove un’infermiera occidentale ripresa nei filmati dell’archivio della Croce Rossa cura un paziente vietnamita.
L’ omaggio a Hoolboom prosegue sabato 23 novembre, quando verrà presentato
Father Auditions, somma di cinque cortometraggi in cui il regista affronta la figura del padre, lontana e fantasmatica.

venerdì 22 novembre
cinema Beltrade
ore 19.30
alla presenza dell'autore
PROSPETTIVE
di Giulia Savorani
Un breve film d’animazione che si serve della corrida come scena di sacrificio rituale e di lotta crudele per riflettere sul gioco di potere tra chi guarda e chi è guardato, tra vittima e carnefice.
di Giulio Melani
In un paesaggio che ricorda i boschi dipinti da Gainsborough, un pittore sale una montagna con tavolozza e cavalletto nella speranza di avvicinarsi alla vetta che desidera ritrarre. La destinazione è ardua da raggiungere ma il pittore si ostina.
Documentario di osservazione realizzato all’interno di Casa Vidas a Milano, un hospice per malati terminali riservato a chi non può più essere curato a domicilio. Il film è stato realizzato all’interno della Scuola civica di cinema L. Visconti di Milano.
venerdì 22 novembre
Arcobaleno Film Center
ore 19.30
alla presenza degli autori
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