Intorno all'io. L'autobiografia a portata d'immagine
martedì 31 ottobre | incontro con Matteo Marelli (critico cinematografico per Film Tv e selezionatore Filmmaker Festival)
Un cinema intimo, impudico, spudorato, esplicitamente soggettivo, che prende le forme d’un atto d'amore diaristico. Un cinema in cui il sentire, il racconto del sentire, vale di più del racconto dell’accadere, che non teme, quindi, la parzialità del proprio punto di vista, ma, anzi, la rivendica. Un cinema che non ha paura di dire "io”, un io che gira sempre, che gira tutto, che filma la propria «vita per avere una vita da filmare». Dall'autobiografia al diario, passando per l'autoritratto, da Jonas Mekas a Alain Cavalier, da Johan Van Der Keuken a Ed Pincus, da Jean-Luc Godard a Pippo Delbono.
Non escludo il ritorno: la doppia vita delle immagini
martedì 7 novembre | incontro con Lara Casirati (Programmer per MiX Festival Internazionale di Cinema Lgbtq+ e Cultura Queer, Festival distribution and sales per Varicoloured)
Gli ultimi anni hanno visto la crescita esponenziale di progetti cinematografici realizzati per mezzo di un “prelievo” d’immagini preesistenti di ogni tipo. Occorre rendersi conto che oggi, forse ancor più di ieri, le immagini “si riproducono” al di là di parentele di genere e stile. Si tratta del cosiddetto found footage (letteralmente “pellicola ritrovata”), pratica che fa dialogare tra loro cine-frammenti “rubati” attraverso nuove strategie di risignificazione. Il found footage può essere visto come una reazione all’ inappagato bisogno di immagini sempre nuove che non può che ripartire dallo sterminato giacimento visivo abbandonatoci alle spalle e spesso destinato all’oblio.