Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - LE MURA DI BERGAMO di Stefano Savona
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
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LE MURA DI BERGAMO di Stefano Savona

giovedì 23 novembre

CINETECA MILANO ARLECCHINO
ore 21.00

alla presenza dell'autore

 

Italia 2023
4K, colore, 119'
V.O. Italiano

REGIA
Stefano Savona

In collaborazione con
Danny Biancardi
Sebastiano Caceffo
Alessandro Drudi
Silvia Miola
Virginia Nardelli
Benedetta Valabrega
Marta Violante

SCENEGGIATURA
Stefano Savona

FOTOGRAFIA
Stefano Savona

MONTAGGIO
Francesca Sofia Allegra

MUSICA
Giulia Tagliavia

PRODUZIONE
Iervolino&Lady Bacardi Entertainment
Rai Cinema

PRODUTTORI
Andrea Iervolino
Monika Bacardi
Ferdinando Dell'Omo

CONTATTI
fandango@fandango.it

LE MURA DI BERGAMO di Stefano Savona

“Tre anni fa con un gruppo di giovani registi che erano stati miei studenti alla Scuola di documentario del CSC di Palermo, abbiamo attraversato un'Italia deserta per arrivare a Bergamo nel mezzo di una crisi mai vista. In punta di piedi abbiamo iniziato a filmare la vita di chi, rischiando in prima persona, cercava di affrontare la catastrofe che ci stava investendo. La nostra scommessa è stata quella di restituire i movimenti di una comunità di resistenza” (Stefano Savona). È così che è nato Le mura di Bergamo in cui il regista palermitano continua il suo personale allenamento delle immagini alla realtà del mondo. Ma non si tratta di un film sul Covid o sui giorni della pandemia come i tanti girati negli spazi chiusi delle case o sulle terrazze, nel silenzio stupefacente e irreale delle nostre città. E nemmeno di un film su un passato recente. Piuttosto è quasi un film di fantascienza, un film sul futuro nel senso che cerca qualcosa che ancora non c'è. Ciò che infatti le immagini di Savona provano a costruire fra il sogno degli archivi e un reale improvvisamente privo di riferimenti, è la narrazione di una comunità sorpresa da un evento impensabile e il suo tentativo di farvi fronte reinventando ruoli, ritmi, abitudini. Nel corso dei mesi, man mano che le cose ritrovano il loro aspetto “abituale”, questa comunità si avventura nella ricerca di una parola comune con la quale nominare quell'esperienza; è un percorso accidentato e commuovente, fatto di piccoli tasselli personali che diventano collettivi. Non è del resto questo che avviene in ogni storia, in ogni trauma, nelle fratture che ci avvicinano a un sentimento comune? Savona e i suoi giovani compagni di cinema imparano presto come entrare nelle crepe della “normalità” restituendone lo spaesamento tra commedia, emozioni, umorismo, lacrime, riso, dolcezza; un po' come accade in ogni storia della vita. (Cristina Piccino)

Stefano Savona (Palermo, 1969) dopo gli studi di archeologia e antropologia a Roma, nel 1995 inizia a lavorare come fotografo indipendente. Nel 2000 realizza Siciliatunisia a cui segue Un confine di specchi (2002), sui legami culturali e storici fra la Sicilia e la Tunisia. Con Primavera in Kurdistan (2006), girato tra le guerrigliere curde vince il premio internazionale della SCAM al festival parigino di Cinéma du Reel e ottiene una nomination ai David di Donatello. Piombo fuso (2009) riceve il Premio speciale della Giuria al Festival di Locarno – dove era stato presentato nella sezione Cineasti del presente – mentre Palazzo delle Aquile (2011) vince il Grand Prix al Cinéma du Reel. Nello stesso anno realizza Tahrir Liberation Square sulla rivoluzione in Egitto che determinerà la fine del regime di Mubarak. La strada dei Samouni (2018) viene presentato alla Quinzaine des Cinéastes di Cannes dove vince l'Oeil d'or per il miglior documentario. Le mura di Bergamo è stato selezionato alla Berlinale 2023 nella sezione Encounters.

 

 

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