Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - FILMMAKER 2023 & BOOKCITY
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
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FILMMAKER 2023 & BOOKCITY

Certe parole fanno giri immensi e poi ritornano, direbbe qualcuno: Filmmaker e Cineteca Milano in occasione di BookCity sconfinano nella letteratura per indagare le connessioni fra film, romanzi e il prezioso lavoro di adattamento che unisce le opere letterarie e cinematografiche. Per farlo abbiamo organizzato un doppio appuntamento per la sezione speciale di Filmmaker "La lunga vita delle parole: scrittori, romanzi e film" e chiamato due autori capaci di ammaliare centinaia di migliaia di lettori e lettrici con i loro scritti: Alessandro Bertante, autore per esempio di Mordi e Fuggi. Il romanzo delle BR, e Helena Janeczek, il cui romanzo La ragazza con la Leica è stato uno dei casi letterari degli ultimi anni.

Nei pomeriggi di sabato 18 e domenica 19 novembre saranno loro, uno scrittore e una scrittrice, a scegliere i romanzi che vorrebbero vedere trasposti in un film, immaginandoseli e spiegandoci perché vorrebbero vederli sul grande schermo. Conoscendo per esperienza diretta le sfide della trasformazione che il cinema opera sulle storie e, attraverso un esercizio di concreta immaginazione, ci proporranno film fatti di sole parole. Un appuntamento affascinante che vi suggeriamo di non perdere.

A partire sarà Alessandro Bertante, che sabato 18 alle 17.00 ci parlerà di Meridiano di sangue di Cormac McCarthy

“Sono anni che si parla di portare sul grande schermo Meridiano di sangue che io considero il capolavoro di McCarthy. Ma si può tradurre in immagini la straordinaria ambizione di un romanzo che riesce a essere crudele, sanguinario, avventuroso, filosofico e immaginifico al tempo stesso, senza snaturarlo nella sua natura più profonda? A questa domanda cercheremo di rispondere”

(Alessandro Bertante).

Il giorno dopo, invece, sempre alla stessa sarà il turno di Helena Janeczek che ha scelto per noi Il demone a Beslan di Andrea Tarabbia e La buona condotta di Elvira Mujicic

“Due romanzi italiani mettono al centro la questione della violenza innescata dalle guerre. Il racconto polifonico e multi-prospettico invita registi e sceneggiatori a cimentarsi con scelte narrative più complesse rispetto a una storia guidata da un singolo protagonista. Ma non è proprio questo ciò che appassiona in molte serie e, sempre più spesso, anche nei lungometraggi?”

(Helena Janeczek)