Al Nuovo Armenia, un evento di raccolta fondi per l'Ucraina
Giovedì 19 maggio, ore 20.30, nell'arena all'aperto del Nuovo Armenia in via Livigno 9 (Milano) si svolgerà un focus sul giovane cinema ucraino con la finalità di raccogliere fondi a favore della popolazione ucraina colpita dal conflitto.
L’evento benefico prevederà alle 20.30 un panel introduttivo sul contesto politico e culturale dalla rivoluzione di Maidan del 2014 ad oggi, insieme ad Anna Zafesova (Giornalista per La Stampa, Foglio, Linkiesta e Russia watcher) e Nastya Roshuk (direttrice della fotografia del film Julia) e Catherine Lemeshynska (regista e autrice del film Julia).
A seguire, intorno alle 21.30 avrà luogo la proiezione di sei cortometraggi di recente produzione, diretti da giovani registi ucraini tra il 2014 e il 2022.
Il progetto è ideato da Nastya Roshuk, direttrice della fotografia ucraina da qualche settimana rifugiata a Milano, e realizzato in collaborazione con Filmmaker Festival, Nuovo Armenia e Section80.
I biglietti di ingresso per la serata e il 10% dell'incasso del bar verranno completamente devoluti a PORYAD UKRAINE, associazione costituita dalla produttrice cinematografica di Kyiv Katerina Zavlovskaya che si occupa del trasporto e della distribuzione di medicinali, cibo e beni di prima necessità alla popolazione ucraina.
>> giovedì 19 maggio, ore 20.30 > Nuovo Armenia
>> ingresso a partire da 10€
Clicca qui per prenotare o preacquistare il biglietto online. La prenotazione scade automaticamente 15 minuti prima dell'evento.
Per informazioni: valeria.polidoro@filmmakerfest.com
IL PROGRAMMA
19.30 - Drink and chat
20.30 - introduzione sulla situazione geopolitica con Anna Zafesova (Giornalista per La Stampa, Foglio, Linkiesta e Russia watcher)
21.00 - Nastya Roshuk (direttrice della fotografia ucraina, rifugiata a Milano) racconta la sua esperienza personale
21.30 - proiezione dei cortometraggi
I CORTOMETRAGGI
After the Fire di Andranik Berberyan
Ucraina, 2014
Colore, 13’
v.o. UK, sub IT
2014: nel pieno della rivoluzione di Maidan, Dasha si trova nell’Ospedale Militare della Rivoluzione (ex Ministero dell'Agricoltura) dove lavora come chirurgo sul campo. Incontra e conversa con i suoi pazienti, feriti per gli scontri con le forze di sicurezza che stanno duramente reprimendo le manifestazioni.
Tera di Nikon Romanchenko
Ucraina, 2018
Colore, 29’
v.o. UK, sub IT
Lyuba lavora in una fabbrica di dolciumi in una piccola città dell’Ucraina occidentale. Suo figlio si trova invece nella zona di guerra ad est del paese. Non potendo mettersi in contatto con lui, Lyuba andrà alla ricerca di suo figlio in un territorio a lei sconosciuto.
Kyiv Story di Michael Masloboishchykov
Ucraina, 2018
Colore, 20’
v.o. RU, sub IT
Mentre ad est si intensificano le tensioni e gli scontri armati, la vita di Tioma a Kyiv sembra procedere regolare. La guerra sembra soltanto un’illusione, una fantasia raccontata dai media, fino a quando Tioma non incontra Gleb, un bambino rifugiato che ruba la sua bici da corsa.
Carpet di Nataly Kiselova
Ucraina, 2019
Colore, 20’
v.o. RU, sub IT
Ambientato nell’estate del 2014, Carpet racconta con disarmante dolcezza l’innamoramento di Tolyan per una giovane donna già sposata. Le tensioni e gli scontri dell’offensiva di Mariupol fanno da sfondo alle giornate del protagonista, rendendo incerto il lieto fine e infondendo di toni drammatici e disillusione il film, opera prima di N. Kiselova.
Julia di Catherine Lemeshynska
Ucraina, 2021
Colore, 24’
v.o. UK, sub IT
All’indomani della maturità, Julia si confronta con un forte disorientamento. Molti dei suoi coetanei lasceranno il paese per intraprendere gli studi universitari all’estero. E lei? Il senso di appartenenza e l’amore per il suo paese saranno abbastanza per dissuaderla dall’emigrare? Per individuare il suo posto sulla mappa, Julia dovrà prima di tutto trovare sé stessa.
Mariupol di Nikita Kazmiruk
Ucraina, 2022
Colore, 11’
v.o. RU, sub IT
La vera storia di Mikhail Puryshev, uomo d'affari e blogger di Mariupol che è stato in grado di negoziare con i soldati russi e ottenere il permesso di consegnare un carico umanitario a 180 donne e bambini affamati rinchiusi in un rifugio antiaereo. Ha poi guidato colonne di veicoli civili aiutando 1.000 civili a mettersi in salvo. Un vero esempio di umanità ed eroismo.