![]() UN VIAGGIO NELLA MEMORIA NEL FILM IN CONCORSO WHAT REMAINS / RE-VISITED DI CLARISSA THIEME
Dieci anni dopo aver girato il suo corto What Remains sui crimini di guerra degli anni 90, la regista Clarissa Thieme torna in Bosnia Erzegovina. “A quel tempo mi chiedevo se il vuoto potesse essere visto”, scrive la regista a proposito di quel primo progetto, ora la filmmaker torna negli stessi posti per rispondere a un’altra domanda: “Come si può vivere con quelle lacerazioni?”. Cosa è cambiato da quella prima volta? Il suo viaggio in What Remains / Re-visited diviene ora il racconto della memoria di un Paese, in cui il passato è sempre presente.
|
||
![]() CONTINUA IL CONCORSO PROSPETTIVE CON TRE TITOLI TRA HOME MOVIES E RICORDI
Le immagini di una comunità montanara tra gli anni '60 e '70 girate da Mario Lorenzini, cinematore. Perla Sardella in Le grand viveur cerca le sue tracce nelle immagini da lui realizzate esplorando il mistero e la vita di un uomo nascosto dietro al mondo da lui impresso sulla pellicola.
In Temperance di Alberto Baroni, una piccola viaggiatrice siede sulla riva di un fiume e legge il racconto della fine del mondo. Tra rovine e meraviglie riaffiora l’incanto della visione, tra i diversi piani di realtà fatti di sogno, allucinazioni o ricordi.
Immagini private scorrono mentre una voce narrante elenca una serie di complessi psicanalitici, forse sono le paure irrisolte che si tramandano di generazione in generazione. In Incedere + Retrocedere = Ascendere (Testamento) di Ilaria Pezone c'è spazio anche per ciò che accade fuori: la telecamera spia un vicino, tenta di catturare l'eclissi di luna del 2018, percorre le strade della città. Associazioni libere, organizzate da un respiro musicale.
![]()
GLI ESPERIMENTI DI BALLO E RICCARDO PALLADINO IN MODERNS
Ilaria Pezone è stata anche regista di un documentario che aveva come protagonista Francesco Ballo (France. Quasi un autoritratto). Il filmmaker, critico e docente torna al Festival con i suoi esperimenti Ballo Files/20, sei brevi lavori restaurati e montati grazie agli allievi e collaboratori che spaziano dal 1969 di Milano dal Duomo ai giorni nostri.
Un giocoso esperimento in 16mm è invece Il silenzio del mondo di Riccardo Palladino, in cui il linguaggio misterioso del mondo viene indagato e rivelato dalla stessa macchina da presa.
![]()
LE CORRISPONDENZE E LE CONVERSAZIONI DELLE 19
Nelle Corrispondenze di oggi, piccoli frammenti di cinema disponibili per tutti a questo link, scopriamo i mondi di Titta Cosetta Raccagni (I Cannibali), Mauro Santini (Mise à feu), Alex Gerbaulet (This) e Enrico Maisto (L'età dell'innocenza). |