Giovedì 20 novembre — 19.30
Arcobaleno Film Center
Biglietti
Italia | 2025
2K | Colore | 6'
V.O. Inglese
REGIA
Nicola Pietromarchi
FOTOGRAFIA
Giulio Pietromarchi
MONTAGGIO
Filippo Castellano
SUONO
Paolo Tocci
INTERPRETI
Charlemagne Palestine, Ruggero Pietromarchi
MUSICHE
Charlemagne Palestine
PRODUTTORI
Matilde Pietromarchi
Giulio Pietromarchi
Filippo Castellano
Leonardo Castellano
PRODUZIONE
Panino Films
CONTATTI
nicola.pietromarchi@gmail.com
info@paninofilms.com

Qualche placida nota suonata al pianoforte, le simmetrie ordinate di un'elegante casa di campagna, il frinire delle cicale sotto il sole estivo, un pianoforte a coda in primo piano e la voce piena di Charlemagne Palestine, arrivato in Toscana in occasione di una performance organizzata da Terraforma. Esiste un'etica del ritratto d'artista? Quali sono i segreti per salvaguardare per quella fantomatica affinità che dicono dovrebbe crearsi (ma davvero dovrebbe? E ogni quanto si crea?) tra colui che osserva e colui che è oggetto di osservazione, tra i due poli speculari dietro e davanti all'obiettivo? E come reagire se, inaspettatamente, il nostro personaggio si sottrae alla narrazione che vogliamo farne, al ritratto che pensavamo di stare tessendo insieme a lui? Il fallimento dell'itinerario che avevamo tracciato deve per forza coincidere con il fallimento del progetto, tout court? Lo studio di Charlemagne Palestine si trasforma quindi in una sfida tra intervistato e intervistatore, un improvviso western a colpi di parole e note in crescendo, a colpi di zoom e primi piani sempre più sfacciati e claustrofobici, nella torrida tensione di un pomeriggio di un giorno da cani.
Costretto a ripensare il suo documentario, ad abbandonare ogni traccia scritta in precedenza, Nicola Pietromarchi in poco più di cinque minuti ci restituisce un ritratto forse per questo ancor più autentico di una creatività a 360°, di un artista che è diventato quello che conosciamo "anche per il modo in cui si lamenta e per il modo in cui urla" che rifiuta la facile etichetta di musicista e che ha cercato per tutta la vita di dribblare ogni categorizzazione. Una riflessione disordinata, giocosa e anarchica sulla (im)possibilità della (ri)scrittura di un personaggio che ha forgiato la storia della musica sperimentale, una voce dissonante in assonanza con il massimalismo dell'artista, e dell'uomo, Charlemagne Palestine. The Apocalypse Will Blossom.
— Lara Casirati
Nicola Pietromarchi (Roma, 1993) si è laureato in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano dopo un percorso di studi in Architettura Ambientale. Inizia a lavorare come montatore e art director in ambito pubblicitario per Olympique Films e firma negli anni successivi progetti per Armani, Valentino e Fondazione Prada. La sua formazione nel panorama audiovisivo commerciale gli ha permesso di consolidare una visione in capace di far dialogare struttura narrativa e ricerca visiva. Il suo primo cortometraggio, Détour, è stato presentato nel 2020 al Milano Design Film Festival. Lavora attualmente al suo primo lungometraggio documentario, Old Rocks, che figura tra i 35 progetti selezionati all'ultima edizione del Co-Pro Market di DOK Leipzig.