Lunedì 17 novembre — 19.30
Arcobaleno Film Center
Biglietti
Italia | 2025
HD | Colore | 42’
Italiano, Inglese
REGIA
Chiara Ferretti
SCENEGGIATURA
Lavinia Azzaretti
Davide Nosari
Giuseppe Moneta
FOTOGRAFIA
Gabriele Fusaro
Erica Zamparo
Lydia O'Malley
Greta Celestino
MONTAGGIO
Emanuele Passilongo
Riccardo Guareschi
SUONO
Tommaso Malguzzi
Giordano Focanti
Carlo Ruggiero
Ayoub Farras
MUSICHE
Giovanni Dasti
PRODUTTORI
Matilde Del Percio
Giorgia Salpietro
PRODUZIONE
Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti
CONTATTI
g.bianco@fondazionemilano.eu

L’essere umano non è fatto per essere un oggetto da ammirare o un prodotto da vendere, né per conoscere la propria immagine nei minimi dettagli o per guardarsi dall’esterno e riconoscere ogni imperfezione del proprio corpo. È quando siamo forzatamente troppo coscienti di noi stessi, della nostra forma, che si innesca un meccanismo contorto, paradossale, insostenibile: non ci riconosciamo più. Il rischio è quello di perdere sé stessi nel modo in cui gli altri ci vedono da fuori, di lasciare che sia il loro giudizio a indirizzare la nostra vita e la nostra salute fisica e mentale. Ma come fare se, allo stesso tempo, è esattamente la nostra immagine – o la possibilità che venga approvata e ri-approvata da qualcun altro – a portarci fama, fortuna, denaro?
È ciò che mostra Imaging attraverso il racconto e le parole di chi ha scelto, o gli è capitato, di fare una vita così tanto determinata dal violento parere altrui. Si parte dal mondo mainstream della moda e del design per passare poi a modelli meno convenzionali e indipendenti, le e gli Instagram models, fino ad arrivare alle sex workers. Un filo rosso comune unisce la raccolta delle loro testimonianze: c’è ancora spazio per una modalità di lavoro con il proprio corpo che sia libera, inclusiva e consapevole? E anche: qual è il limite tra arte e commercio?
Ma ciò in cui eccelle Imaging è offrire uno sguardo dall’interno di un mondo per costituzione esclusivo ed escludente. L’universo della moda, ma non solo, viene rappresentato come logorante, a causa di una continua imposizione di standard di bellezza arbitrari e irraggiungibili.Ferretti non tenta mai di mostrare le e gli intervistati come vittime inconsapevoli, ma come parti di una macchina economica molto più grande, in cui spesso si entra da giovanissimi e con tanti sogni e speranze, dalla quale è però difficile uscire tutti interi e senza cicatrici.
— Niccolò Della Seta Issaa
Chiara Ferretti (Milano, 1999) dopo una laurea triennale in Comunicazione presso l’Università IULM, nel 2022 si iscrive alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti dove segue il corso di Regia. Dentro e fuori dall’ambito scolastico, realizza cortometraggi indipendenti, fashion film e spot pubblicitari. Imaging è il suo lavoro di diploma, realizzato in collaborazione con studenti della Civica Visconti e della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado.