Giovedì 20 novembre — 19.30
Arcobaleno Film Center
Biglietti
Italia | 2025
Digitale 4K | colore | 17’
V.O. Italiano
REGIA
Alessandro Guerriero
FOTOGRAFIA
Alessandro Guerriero
MONTAGGIO
Elisabetta Giannini
SUONO
Michele Andreotti
INTERPRETI
Francesco Tito
MUSICHE
Raffaele Caputo
PRODUZIONE
Marechiaro Film
Alessandro Guerriero
CONTATTI

Si ritorna sempre dove si è stati bene. Nel caso di Francesco, impiegato caseario di Acerra in provincia di Napoli, a tornare il più velocemente possibile sa che saranno solo i più forti tra i molti. Non si tratta però di esseri umani, ma dei colombi viaggiatori che Francesco alleva ancora oggi nella colombaia fondata da suo padre, sul tetto della sua casa d’infanzia, dove vive. Si tratta di una passione ereditata dalla sua famiglia, l’unico pensiero di Francesco quando stacca dal suo turno da impiegato. Il viaggio di ritorno si focalizza sul voler raccontare una storia tanto semplice e marginale quanto particolare, un tentativo di rappresentare quel piccolo regno sospeso tra cielo e cemento.
La colomba è universalmente il simbolo di libertà, di pace, di speranza e il suo sguardo dall’alto si alterna per tutta la durata del documentario a quello rasoterra di Francesco, che cura i suoi animali e il loro habitat con ossessione e meticolosità. La colombaia è per Francesco l’unico luogo sicuro, uno spazio mentale e affettivo in cui può essere davvero sé stesso e dedicare finalmente tutto il proprio tempo e la propria cura solo a ciò che ama. Una passione che allo stesso tempo lo rende libero e lo rende schiavo, proprio come le colombe stesse, che sanno che potrebbero volare e fuggire via in qualsiasi momento, ma se non faranno ritorno non avranno più la certezza di un luogo sicuro dove stare. Quindi siamo noi a possedere le nostre passioni o sono loro a controllarci? Qual è il limite fra passione e ossessione? Sicuramente si tratta di un confine con una linea molto sottile. Il viaggio di ritorno ci presenta questa dimensione con uno sguardo intimo e sensibile, in cui amore e dominio, identità e distanza, memoria e presente, si intrecciano senza potersi mai slegare.
— Niccolò Della Seta Issaa
Alessandro Guerriero (Avellino, 1993) consegue la laurea triennale in Discipline delle arti visive, musica e spettacolo all’Università di Salerno, per poi seguire il corso di alta formazione in Fashion film e Multimedia Design a Bologna presso il Fashion Research Italy. Ha lavorato a Firenze presso The Fake Factory–Immersive Art Experience come montatore. Lavora come tutor nei licei di Avellino e nella provincia, per progetti promossi dal Laceno d’Oro International Film Festival, realizzati nell’ambito di “Cinema e immagini per la scuola”.Ha partecipato da finalista al workshop del “Premio Zavattini 24/25”, presso gli archivi AAMOD, con il progetto Echi di memoria,in fase di sviluppo.
Inizia ora il percorso “Filmmaking Etnografico LAB”, promosso da Antropica Film, per lo sviluppo del docufilm dal titolo HOLY CULT!. Si sta formando come ricercatore d’archivio frequentando il laboratorio promosso dall’Archivio Luce Cinecittà per la professionalizzazione di Ricercatori Documentalisti. Il Viaggio di ritorno ha vinto il bando “L’uomo e la bestia–Film partecipato” ideato da Antonietta De Lillo e realizzato da Marechiaro Film.